Piazza Affari ritrova verve giusta con Telecom e Unicredit, nuova caduta di Diasorin
Piazza Affari ritrova il segno più dopo i ribassi di ieri (-1,44%). Il Ftse Mib segna +0,65% a quota 19.977 punti. All’indomani della Fed, che ha rivisto l’obiettivo di inflazione indicando un average inflation target (AIT) intorno al 2% (ossia consentirà uno sforamento temporaneo del 2%), gli investitori riprendono confidenza negli asset più rischiosi. “La decisione della Fed di spostare gli obiettivi sull’inflazione significa che probabilmente li vedremo concentrarsi maggiormente sulla crescita, con di conseguenza tassi più bassi più a lungo“, rimarca la la Morning Note di IG.
Telecom non si ferma
Anche oggi a Piazza Affari si muove bene Telecom Italia (+2% in area 0,41 euro) in scia al semaforo verde del governo al percorso per la creazione di una newco per la gestione della rete a banda larga. Lunedì è previsto il cda della tlc che dovrebbe dare il via libera all’operazione Fibercop, il veicolo di nuova costituzione, in cui sono previsti il trasferimento della rete secondaria con la partecipazione del fondo KKR Infrastructure, e le attività in essere in FlashFiber, la joint-venture tra TIM e Fastweb.
Sulla parità Enel dopo l’oltre -2% della vigilia. Stando a quanto riporta il Sole 24 Ore entro inizio settembre dovrebbe arrivare una nuova offerta vincolante di Macquarie per il suo 50% in Open Fiber. La valutazione dovrebbe essere di circa 7,7 miliardi (6 mld di equity, il resto debito). Un’uscita di Enel da Open Fiber è vista come un ulteriore passo a favore della realizzazione della rete unica.
Molto bene alcuni industriali con +2,1% per Prysmian e oltre +0,5% per FCA. Continua invece il momento no di Diasorin (sospesa al ribasso a -4,4%) dopo l’oltre -8% della vigilia scatenato dalle parole del ceo della società di diagnostica molecolare, Carlo Rosa, che ha detto in un’intervista che finché in Italia non ci saranno regole chiare sul biotech, la società non farà ricerca clinica.
Tra le banche, in affanno ieri, spicca il +1,4% di Unicredit e il +1,21% di Bper.
Attesa per asta Btp
La seduta odierna sarà movimentata da diverse indicazioni macro, tra cui spiccano gli indicatori di fiducia in Italia ed Eurozona. Dagli Stati Uniti giungeranno nel pomeriggio la bilancia commerciale, i redditi e la spesa delle famiglie e la fiducia dei consumatori calcolata dall’università del Michigan. Sul fronte emissioni, il Tesoro offrirà in asta Btp per 7 miliardi e Ccteu per 1,25 miliardi. Intanto dalla Germania è giunto questa mattina il sondaggio Gfk che ha rilevato un peggioramento della fiducia dei consumatori a settembre, dopo tre mesi consecutivi di miglioramento, in scia all’aumento dei contagi da Covid-19.