Notizie Notizie Italia Piazza Affari riscopre Fiat, trimestrale oltre le attese

Piazza Affari riscopre Fiat, trimestrale oltre le attese

24 Aprile 2008 09:58

Come anticipato alla vigilia da Marchionne, i numeri trimestrali di Fiat non deludono e Piazza Affari non ha mancato di accoglierli con favore. Il titolo Fiat si è infatti fatto largo tra le blue chip milanesi dopo l’uscita dei conti portandosi in testa all’S&P/Mib e arrivando a guadagnare il 4% circa in area 14 euro. Las quattro ruote torinese è reduce da un periodo difficile in Borsa, debolezza che ha caratterizzato l’intero settore auto e che ha visto Fiat lasciare sul terreno oltre il 40% negli ultimi 6 mesi. E anche nelle ultime due settimane il titolo ha sofferto nonostante la buona intonazione del mercato complici le ricorrenti voci, più volte smentite, su un futuro di Marchionne lontano da Torino e i timori sollevati dallo stesso numero uno del Lingotto sulle prospettive per il settore auto in questo 2008.


 


Utile netto e profitti operativi sopra le attese


Il fatturato del gruppo Fiat nel primo trimestre 2008 è cresciuto di circa il 10% a 15 miliardi di euro, grazie al contributo di tutti i business, nonostante le condizioni di mercato non omogenee in alcune aree geografiche chiave. L’utile netto è stato di 427 milioni di euro superando del 13,6% il risultato del primo trimestre 2007. Crescita a doppia cifra anche per il risultato della gestione ordinaria (profitto operativo) aumentato del 28,7% a 766 milioni di euro. “A performare meglio delle attese sono state tutte le divisioni del gruppo”, commentano a caldo da una primaria sim milanese, con utile netto e profitti operativi sopra le attese. Profitti operativi del 15% sopra le attese di Morgan Stanley, con la casa d’affari statunitense che ha rimarcato come le sorprese positive sono molte per quello che si prospettava come un trimestre difficile per Fiat. Dei 79 mln di utili operativi superiori a quanto previsto da Morgan Stanley, il 30% arriva dalla divisione auto, il 25% da Ferrari e il 20% da Iveco. A deludere è sostanzialmente il solo indebitamento aumentato di circa 1,5 miliardi di euro, principalmente a causa dell’assorbimento dovuto alla crescita stagionale del capitale di funzionamento (1,3 miliardi di euro). Per quanto riguarda la liquidità di 4,8 miliardi di euro è rimasta forte e in linea con le politiche del gruppo.


 


Risultati record anche per il Cavallino rampante


Forti risultati, anche qui superiori alle attese, sono arrivati da Iveco e dalla Ferrari. Il Cavallino Rampante ha realizzato nel primo trimestre 2008 ricavi pari a 456 milioni di euro, in crescita del 19,7% rispetto al primo trimestre 2007. L’incremento è da attribuire principalmente ai maggiori volumi di vendita relativi ai modelli 612 Scaglietti e 599 GTB Fiorano. Il risultato della gestione ordinaria è risultato positivo per 59 milioni di euro, in miglioramento di 28 milioni di euro (+90,3%) rispetto al risultato di 31 milioni di euro del primo trimestre 2007.


 


Outlook 2008  confermato, gruppo proseguirà in strategia di alleanze mirate


Le buone risultanze del primo trimestre hanno indotto Fiat a confermare in toto i propri obiettivi finanziari per l’intero anno. Il gruppo del Lingotto prevede per il 2008 ricavi ben oltre i 60 miliardi di euro, risultato della gestione ordinaria tra 3,4 e 3,6 miliardi di euro, utile netto tra 2,4 e 2,6 miliardi di euro ed Eps (utile per azione) tra 1,90 e 2,00 euro. Fiat conferma anche la generazione di cassa di almeno 1,1 mld con disponibilità netta industriale a fine anno di 1,5 miliardi euro (escludendo l’impatto di ulteriori acquisti di azioni proprie). “Il gruppo – si legge nella nota stampa – sta cominciando a incontrare, nel mercato dei veicoli industriali, la debolezza di alcune aree europee, in particolare la Spagna. Nonostante questi rallentamenti, riteniamo che il nostro portafoglio di attività ci consentirà di assorbirne l’impatto negativo sui risultati”. Infine, Fiat Group ha reso noto che proseguirà nella strategia delle alleanze mirate, al fine di ottimizzare l’impegno di capitale e ridurre i rischi.