Piazza Affari rimbalza dopo una settimana terribile per le banche, spread scende a 125
Piazza Affari rimbalza dopo una settimana terribile per le banche. Da inizio anno per il settore del credito è un tonfo shock: -40% per l’indice delle banche italiane, con Banco Popolare e Mps in ribasso di oltre 60 punti percentuali, -26% per il settore europeo. Il problema quindi non è solo italiano, ma le banche tricolori hanno sofferto maggiormente in scia ai timori legati ai prossimi aumenti di capitale e alla spinosa questione dei crediti deteriorati. Due problemi a cui il Governo sta cercando una soluzione di “sistema” attraverso la creazione di due veicoli partecipati da banche e Fondazioni, con il sostegno della CDP.
Il settore è sotto pressione anche a causa dei bassi d’interesse che erodono la marginalità delle banche, che già non era delle migliori. Questa situazione ha spinto gli investitori verso asset come i titoli di Stato tedeschi, con il rendimento del Bund decennale che questa settimana è sceso sotto la soglia dello 0,10%, ad un massimo dai minimi storici toccati nell’aprile 2015 a 0,07 per cento. Di contro si è avvertita tensione sui titoli di Stato periferici, come i Btp e i Bonos spagnoli.
Questa mattina, di pari passo con il rimbalzo delle banche, lo spread è sceso a 125 punti base rispetto ai 132 punti base della chiusura di ieri. Il rendimento del Btp decennale si attesta all’1,35%, mentre ieri si era portato all’1,40%. Rimbalza dai minimi dello scorso 25 febbraio l’indice Ftse Mib, che questa mattina ha riconquistato di slancio quota 17.000 punti mostrando un progresso di oltre 2 punti percentuali a 17.200 punti.
Dopo numerose sedute in profondo rosso sembra fisiologico il rimbalzo di oggi delle banche: Mps guadagna oltre il 6%, Banco Popolare il 7,7%, Bpm il 5,6%, Bper l’8,5%, Ubi Banca il 6,5% e Unicredit il 6,3%.