Piazza Affari punta di nuovo i minimi 2014. Banche ko, STM paga rischio spionaggio Cina su colossi hitech
Scivola sui minimi intraday Piazza Affari che risulta la peggiore tra le maggiori Borse europee. Il Ftse Mib cede alle 11:42 l’1,2% a quota 20.360 punti, avvicinando pericolosamente i minimi di inizio settimana a 20.207 punti, che coincidono con i minimi dal 2014. Il mercato ha accolto con freddezza l’arrivo del testo della nota di aggiornamento al DEF che conferma gli obiettivi di deficit indicati nei giorni scorsi (2,4% nel 2019, 2,1 nel 2020 e 1,8% nel 2021) con Pil visto a +1,5% nel 2019 e +1,6% nel 2020.
Tre le blue chip di Piazza Affari si segnalano i cali marcati delle big bancarie con Unicredit a -2,7% e Intesa Sanpaolo giù del 2,84%. Oltre -2% anche per Banco BPM e UBI Banca.
Lo spread BTP/Bund si muove in moderato allargamento a 285 pb con il rendimento del BTP decennale a ridosso di 3,4%, vicino ai massimi dal 2014.
STM arriva a cedere il 5%
Peggior performer del Ftse Mib è STM che è arrivato a cedere oltre il 5% complice il sell-off di ieri sul settore tecnologico (-1,8% per Nasdaq e anche per il Philadelphia Semiconductor). Sul settore pesa quanto riportato da Bloomberg circa l’utilizzo da parte della Cina di chip per infiltrarsi nelle società hi-tech americane, tra cui Apple e Amazon, al fine di hackerare proprietà intellettuali statunitensi; il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton, ha sottolineato il rischio di spionaggio cibernetico cinese per le società Usa.
Fari puntati oggi sull’employment report statunitense, che anche a settembre dovrebbe confermare il forte trend di creazione di posti di lavoro. Le stime di consensus vedono a settembre un saldo di +185 mila per le non farm payrolls dalle +201mila del mese precedente. Il tasso di disoccupazione è atteso scendere dal 3,9 al 3,8%.