Piazza Affari preda della volatilità, Zew tedesco balza ben oltre le attese

La volatilità protagonista indiscussa della mattinata a Piazza Affari. L’indice Ftse Mib, dopo una buona partenza, è sprofondato sotto i 18 mila punti, per poi riportarsi in territorio positivo e sprintare dopo la pubblicazione dello Zew in Germania, salito ben oltre le attese degli analisti. L’indice tedesco è infatti balzato in avanti portandosi a 34,9 punti a dicembre dagli 11,5 di novembre. Il consensus era fermo a 20. Lo Zew misura la fiducia degli investitori tedeschi in relazione alla crescita economica nei prossimi sei mesi e si basa su un sondaggio effettuato dall’istituto di ricerca Zew tra 400 analisti ed esperti di finanza. Il listino meneghino delle blue chips italiane segna ora un progresso dell’1,35% a 18.327 punti.
Positive anche le principali borse europee. A Francoforte il Dax avanza dello 0,65% a 9.394 punti, il parigino Cac40 guadagna lo 0,44% a 4.022 punti mentre a Londra il Ftse100 mostra un rialzo dello 0,74% a 6.228 punti. Dal fronte obbligazionario, torna a salire lo spread Btp-Bund. il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si è portato in area 140 punti base, con il rendimento del btp decennale al 2,01%.
Mattinata densa di dati macro. L’indice pmi manifatturiero nell’Eurozona a dicembre nella lettura preliminare è salito a 50,8 punti dai 50,1 punti della precedente rilevazione. Le attese erano per un dato a 50,5 punti. L’indice pmi servizi nel Vecchio Continente a dicembre è anch’esso cresciuto a 51,9 punti dai precedenti 51,1 punti e contro una stima di 51,5 punti. Oltre le stime anche il pmi manifatturiero in Germania, che sempre nella lettura preliminare si è attestato a dicembre a 51,2 punti dai precedenti 49,5 punti., quando il mercato si attendeva un dato pari a 50,3 punti. Deludente invece il pmi manifatturiero in Francia, calato a 47,9 punti a dicembre contro i 48,4 punti della passata rilevazione e i 48,6 punti indicati dal consenso Bloomberg.
Pubblicata anche l’inflazione nel Regno Unito, scesa ai minimi da settembre 2002. Nel dettaglio, l’indice dei prezzi al consumo in Gran Bretagna è salito a novembre dell’1% su base annua dal +1,3% della precedente rilevazione e contro un’attesa del +1,2%. Su base mensile c’è stato un calo dello 0,3% dal precedente +0,1% e rispetto a una variazione nulla stimata dal mercato.