Piazza Affari nella ‘palude della congestione’, poche mosche bianche su un Ftse Mib condannato a sottoperformare
I grandi gestori guardano con ottimismo alle prospettive del mercato con il 58% degli interpellati nel sondaggio di BofA-Merrill Lynch di settembre che vede l’attuale rialzo di mercato come una fase iniziale di un nuovo bull market (a maggio era solo il 25% era di tale opinione). I gestori vedono il boom del Nasdaq degli ultimi mesi come la trade “più affollata di tutti i tempi”. Il saldo da inizio anno è ancora di un sensazionale +25% circa per l’indice tech statunitense. Il timore è che l’euforia sia stata eccessiva e lo scoppio di una “bolla tecnologica” è ora indicato come il secondo rischio in coda per i mercati dopo una potenziale seconda ondata di infezioni da COVID-19. E in effetti le turbolenze delle ultime settimane hanno fatto emergere il rischio di una correzione profonda del Nasdaq e in particolare dei titoli più in voga tra gli investitori con Tesla arrivata a cedere oltre un terzo del proprio valore nel giro di due settimane dopo un rally stellare.
Piazza Affari sorride solo nel breve
In questo quadro Piazza Affari si può consolare con una sovraperformance nella prima metà di settembre con un risicato +1,5% rispetto ai segni meno abbastanza marcati per Nasdaq e S&P 500. Una magra consolazione perchè sul medio-lungo periodo il listino milanese continua a faticare a stare al traino dell’equity Usa, ma anche del Dax, punto di riferimento in Europa.
Da inizio anno il Ftse Mib segna infatti -15%, così come il Cac 40 francese, mentre il DAX ha azzerato i cali e a Wall Street oltre al Nasdaq anche lo S&P 500 segna un corposo +5,27% Ytd.
“L’indice italiano è sempre incastonato nella palude della congestione”, rimarca Gabriele Bellelli, trader professionista e formatore, che anche in prospettiva non vede rosa per Piazza Affari: “Il nostro listino è destinato ad essere il più debole della covata anche per la debolezza dell’economia. Lo vedo destinato a sottoperformare rispetto agli altri indici e andrà al traino di Wall Street con una minore forza relativa. Al momento non vedo presupposti per cambiare la tendenza del nostro indice”. Bellelli sottolinea come le storie interessanti a Piazza Affari non manchino, ma siamo relativamente poche con titoli quali Campari o Amplifon che sono intonati al rialzo, ma sono fondamentalmente mosche bianche.
In generale sul sentiment attuale sui mercati, Bellelli indica come la correzione di breve delle ultime due settimane appare agli sgoccioli “con il VIX che si sta normalizzando. La debolezza non ha le caratteristiche di un movimento di inversione di tendenza e quindi può essere vista come una buy opportunity, in particolare sul mercato statunitense”.
Migliori e peggiori del Ftse Mib
Guardando al saldo dell’ultima settimana a Piazza Affari spicca in rush di FCA (+13,6%) grazie soprattutto all’aggiornamento arrivato ieri sulla fusione con PSA. Dai minimi di marzo il titolo ha raddoppiato il proprio valore. Molto bene anche Nexi (+12,4%) a sua volta sospinta dal rafforzarsi dei rumor di fusione con SIA. Guardando ai dati da inizio 2020 leader rimane Diasorin con quasi +40% confermandosi quella che ha tratto più benefici dalla crisi Covid. Bene anche Nexi (+39,2%), Recordati (+20,2%) e Amplifon (+16,1%).