Piazza Affari mosca bianca in UE grazie a exploit di tre pesi massimi del Ftse Mib
In attesa dell’avvio di Wall Street, che i futures preannunciano in rosso, Piazza Affari risulta l’unica Borsa europea a mantenere il segno più. Dopo un avvio di giornata a spron battuto, le Borse hanno rallentato con il DAX che giuda i ribassi a -0,75%, -0,35% l’Eurostoxx 50 e -0,3% il Cac 40 di Parigi.
ENI, Intesa e Unicredit fanno la voce grossa
In Italia invece il Ftse Mib veleggia in territorio positivo (+0,31% a 19.441 punti) nonostante la maggioranza dei suoi componenti viaggi in ribasso. A sostenere l’indice guida milanese sono alcuni titoli di forte pese specifico. ENI segna un rialzo dell’1,6% a 7,65 euro (ha toccato un top intraday a 7,797 euro) in scia ala buona intonazione del settore oil dopo i riscontri trimestrali arrivati da BP.
Molto bene anche altre due big, in questo caso bancarie. Intesa Sanpaolo suona la carica con oltre +4% a 1,78 euro sull’onda dell’utile trimestrale ben oltre le attese. La banca numero uno in Italia ha riportato nel secondo trimestre 2020 con un utile netto di 1,42 miliardi di euro, ben oltre le attese di consensus che erano ferme a 887,3 milioni. Considerando i primi 6 mesi dell’anno l’utile netto è pari a 2.566 milioni di euro, superiore rispetto a 2.266 milioni del primo semestre 2019, che corrisponde all’86% dei 3 miliardi di euro di utile netto minimo previsto per l’esercizio 2020. Per il 2021 Intesa stima un utile di almeno 3,5 mld senza considerare l’apporto di UBI.
Tra le banche proprio UBI si accoda al rally di Intesa segnando +2,88%. Si segnala anche il +2,27% di Unicredit che in mattinata aveva rivisto brevemente quota 8 euro.
Telecom in vetta
Tra gli altri titoli in evidenza anche Telecom Italia, miglior performer di giornata con +4,76% a 0,365 euro. C’è attesa per i conti del secondo trimestre, che dovrebbe comunque evidenziare ricavi ed ebitda in contrazione. Oltre ai conti il board di Tim dovrebbe esaminare anche l’offerta vincolante per la rete secondaria da parte di KKR. Gli analisti di Equita ricordano che secondo quanto riportato da “La Repubblica” nei giorni scorsi, l’offerta valuterebbe FiberCop 7,7 miliardi di euro come enterprise value e vedrebbe il fondo entrare con un 38% e Fastweb concambiare il 20% di Flashfiber con il 4,5% della nuova entità. Tim incasserebbe 1,7-1,8 miliardi da Kkr.
Tra i segni meno si segnala oggi il -3,8% di Diasorin. Male anche Moncler, Recordati e Prysciam, tutte in rib
Tanti segni meno
asso del 2,5 per cento circa. Giornata incolore anche per Ferrari a -1,33% all’indomani dei conti trimestrali che hanno visto un dimezzamento delle consegne. Banca Imi ha rimesso mano al target price di Ferrari, innalzandolo da 160,6 euro a 176, con la raccomandazione che resta ad ‘add’. “Con risultati del secondo trimestre ampiamente in linea con le stime, fortemente influenzati dallo scoppio del Covid-19, e nonostante un restringimento della guidance ora più focalizzata su uno scenario intermedio per il 2020, i messaggi positivi del management sulla forza del portafoglio ordini e sull’assenza di cancellazioni ci lasciano positivi su Ferrari”, afferma Imi che non esclude che “i profitti 2021 potrebbero offrire alcune sorprese positive”.