Piazza Affari chiude poco mossa, spread sotto controllo. Goldman dice addio ai Btp
La Borsa di Milano ha chiuso poco mossa per la seconda seduta consecutiva, con l’indice Ftse Mib che ha recuperato nel pomeriggio dopo aver toccato un minimo intraday sotto quota 14.500 punti. La notizia del giorno arriva da Oltreoceano dove Goldman Sachs ha fatto sapere di aver ridotto del 92% la sua esposizione verso il debito italiano nel secondo trimestre. A fine giugno l’esposizione del colosso Usa ai bond del governo italiano era pari a 191 milioni di dollari rispetto ai 2,51 miliardi di fine marzo. Mentre la Bce ha tagliato le stime di crescita per il periodo 2012-2013, questa mattina sono arrivati molti dati dal fronte orientale: in Cina la produzione industriale a luglio è aumentata del 9,2%, sotto le attese che indicavano +9,8%, mentre l’inflazione è cresciuta dell’1,8%. In Giappone la BoJ ha lasciato i tassi d’interesse nel range 0-0,1% confermando il piano di acquisto asset. Sul secondario lo spread si è portato sotto 440 punti, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,08% a 14.654 punti.
Gli acquisti hanno premiato il comparto bancario con Mediobanca che ha svettato sul paniere principale con un balzo del 5,30% a 3,022 euro. Bene anche Banco Popolare (+2,56% a 1,02 euro), Unicredit (+0,07% a 2,97 euro), Monte dei Paschi (+0,39% a 1,181 euro). Ubi Banca ha invece lasciato sul parterre lo 0,50% a 2,38 euro, mentre Intesa ha perso lo 0,36% a 1,121 . Tod’s (-0,18% a 84,60 euro) poco mossa dopo l’exploit di ieri in scia ai conti del primo semestre. La sorpresa, ha rimarcato Equita, è arrivata dal canale retail in progresso del 15% dal +17% dei tre mesi precedenti. L’Ebitda trimestrale è salito del 12% su base annua contro un atteso +5%, mentre l’utile netto ha messo a segno una crescita del 14% rispetto all’anno prima rispetto al +5% previsto dal mercato. Diego Della Valle, presidente e Ad di Tod’s, si è detto fiducioso che “anche il secondo semestre ci potrà dare buoni risultati e posso quindi confermare le nostre prospettive di realizzare una significativa crescita nell’intero esercizio 2012”.
Telecom Italia (-0,95% a 0,733 euro) è finita sotto i riflettori. Il gruppo tlc ha annunciato la vendita del 100% della partecipata Matrix a Libero, società controllata da Weather Investment II, sulla base di un enterprise value di 88 milioni di euro. L’operazione rientra nella politica di valorizzazione degli asset non strategici adottata da Telecom. La cessione di Matrix concorrerà al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dell’indebitamento finanziario per l’anno 2012. Pirelli ha chiuso invariata a 8,79 euro soffrendo nella prima parte di seduta il profit warning lanciato da Nokian. Il produttore finlandese di pneumatici, in occasione della presentazione dei risultati del secondo trimestre, ha rivisto al ribasso la guidance per l’esercizio 2012, in considerazione del difficile scenario che riguarda i mercati europei. In particolare, hanno fatto notare gli analisti di Fidentiis, la riduzione delle stime ha riguardato il Nord Europa e la Russia, mercati in cui Pirelli ha però una presenza marginale.
Azimut ha lasciato sul parterre lo 0,82% a 7,885 euro. La società ha registrato nel mese di luglio una raccolta netta di risparmio gestito positiva per 109 milioni, arrivando a quasi 1 miliardo da inizio anno. Il totale delle masse comprensivo del risparmio amministrato si attesta a 18,9 miliardi, di cui 16,8 miliardi fanno riferimento alle masse gestite, in crescita del 14,5% da inizio anno.