Piazza Affari chiude oggi da prima della classe, impennata di Telecom grazie a effetto Vodafone sulle tlc
Il Ftse Mib ha chiuso oggi in rialzo dell’1,02% a quota 17.559 punti. La Borsa di Milano è stata la migliore d’Europa oggi e non ha risentito dell’andamento incerto di Wall Street dove gli investitori mostrano una maggiore cautela complice soprattutto il timore di una seconda nuova ondata di contagi a seguito dell’allentamento delle misure di contenimento.
Per l’Italia oggi buone indicazioni dall’asta Bot odierna, la prima di maggio. Il Tesoro ha collocato 7 miliardi di euro di Bot annuali con la domanda che ha sfiorato i 12 miliardi. Il rendimento medio di assegnazione è stato pari a pari allo 0,248%, in netto calo rispetto allo 0,534% di un mese fa. La domanda risulta più forte rispetto a un mese fa, quando il quantitativo offerto era stato anche minore (6,5 mld). Il rapporto di copertura (bid-to-cover) è pari a 1,71, in aumento rispetto all’1,59 del mese scorso. Assegnato anche un Bot flessibile con scadenza 14 ottobre 2020 per 3,5 miliardi al tasso dello 0,024% con domanda pari a 1,91 volte il quantitativo assegnato.
Telecom la migliore, in volata anche Fineco e A2A
Protagonista in positivo oggi è stata Telecom Italia con un balzo del 5,77% a 0,368 euro. Sponda importante è arrivata dai conti di Vodafone che hanno trascinato l’intero settore tlc. Il colosso britannico ha ritirato la guidance, ma ha anche confermato il dividendo e rimarcato come la pandemia abbia dato una forte spinta all’utilizzo di dati.
Tra i singoli titoli si riprende Enel (+1, 07%) dopo in passo falso di ieri di quasi -2%. Prosegue invece il rally di Finecobank a oltre +5%, che dà seguito al balzo di ieri susseguente alla diffusione dei solidi conti trimestrali.
Balzo oggi anche per A2A che è arrivata a guadagnare oltre il 4 per cento sopra quota 1,25 euro. Il titolo ha accelerato in scia alla diffusione dei conti del 1° trimestre 2020 che vedono l’utile netto salire dell’8% a 112 milioni di euro. Il margine operativo lordo nel primo trimestre 2020 è stato di 331 milioni di euro dai 328 milioni di euro nel primo trimestre 2019. Escludendo la variazione di perimetro, la PFN si attesta a 3.157 milioni di euro, sostanzialmente in linea con la PFN a fine 2019 (3.154 milioni di euro)
Giornata positiva per Moncler, tra i migliori del Ftse Mib con un progresso dell’1,48% a 32,77 euro. A dare fiato al rally del gruppo dei piumini ci sono le parole del ceo Remo Ruffini che si mostra cauto sulla ripresa del settore quest’anno e anche nel 2021 difficilmente si tornerà ai livelli del 2019. Nell’intevista pubblicata sull’account instagram de Il Sole 24 Ore il fondatore di Moncler indica come ci siano i primi segnali di ripresa in Asia, mentre per Usa ed Europa l’attesa è di un calo a doppia cifra del mercato. Sul fronte M&A il ceo di Moncler vede una possibile accelerazione del consolidamento nel settore e relativamente alla sua società ricorda che “ci sono spesso contatti con player più grandi, anche con Kering si è parlato di strategie comuni, ma con la volontà di restare indipendenti. La società è forte e ha cassa, la vendita non è una necessità”.
Segno meno per Fca (-0,54%). Gli investitori guardano all’antitrust europeo che entro il 17 giugno deciderà se approvare la fusione FCA-PSA. L’antitrust può approvare con o senza condizioni o aprire un’indagine che può durare 4 mesi. “Il principale ostacolo per noi riguarda la posizione negli LCV in quanto congiuntamente hanno una quota di mercato di quasi il 50% in Italia e ben superiore al 40% in Francia”, rimarca Equita SIM.