Piazza Affari chiude con un calo di oltre l’1%, pesano parole Schaeuble e dati Usa. Spread a 430
La Borsa di Milano ha chiuso in negativo dopo le parole di Schaeuble e i dati Usa. Durante un’intervista rilasciata ad un’emittente radiofonica, il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha affermato che concedere più tempo alla Grecia per attuare i tagli alla spesa pubblica non risolverà i suoi problemi. Secondo Schaeuble concedere più tempo significa più soldi e, a detta del ministro tedesco, la zona euro ha ormai raggiunto il limite sostenibile. Il listino milanese ha poi subito un’accelerazione ribassista dopo il dato sulle richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti, che si sono attestate a 372 mila unità contro le attese degli analisti che indicavano 365 mila unità. Da non dimenticare anche il calo marcato dell’attività manifatturiera cinese. L’indice Pmi è crollato ad agosto a 47,8 punti dai 49,3 punti di luglio, registrando il peggior risultato degli ultimi 9 mesi.
E così sul mercato secondario lo spread Btp-Bund è tornato a 430 punti base, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con una flessione dell’1,37% a 14.953 punti.
Vendite sul comprato bancario ad eccezione del Monte dei Paschi (+1,43% a 0,241 euro) che, dopo il breve stop di ieri, ha ripreso la sua corsa in Borsa dove nelle ultime sedute ha fatto registrare un balzo di circa oltre 30 punti percentuali. Un rally favorito dalle parole di Alessandro Profumo, che aveva auspicato una discesa della Fondazione nel capitale di Rocca Salimbeni innescando la speculazione di un ingresso di nuovi soci. Ieri il presidente della Fondazione, Gabriello Mancini, ha mostrato una lieve apertura a questa eventualità. “La diversificazione del patrimonio è una prospettiva da guardare con grande attenzione – ha dichiarato Mancini – ma è difficile da attuare nel breve periodo”.
Male le altre banche: Intesa SanPaolo ha ceduto il 3,21% a 1,207 euro, Banco Popolare l’1,06% a 1,122 euro, Unicredit l’1,75% a 3,146 euro, Popolare di Milano l’1,27% a 0,397 euro. Tra i peggiori Finmeccanica (-3,15% a 3,632 euro) e Generali (-3,49% a 11,05 euro), che secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni starebbe per cedere Generali Usa Life Reassurance. La cessione delle attività statunitensi nel ramo della riassicurazione potrebbe portare nelle casse del Leone tra 800 milioni e 1 miliardo di dollari. Male anche Telecom Italia, che ha lasciato sul parterre l’1,71% a 0,717 euro, mentre Buzzi Unicem ha mostrato un progresso dell’1,24% a 8,565 euro.
Vendite sui titoli della galassia Enel: la casa madre ha perso l’1,17% a 2,528 euro, mentre la controllata Enel Green Power è arretrata del 2,01% a 1,27 euro. Oggi, al meeting di CL di Rimini, l’Ad Fulvio Conti ha confermato l’obiettivo di Enel di ridurre il debito a 43 miliardi di euro entro la fine del 2012.