Piazza Affari: buy sulle banche, Bce di Nouy frena su NPL. Vola Bper, tonfo per Ynap e Astaldi
Banche italiane in ripresa a Piazza Affari, grazie all’effetto Bper, che non è riuscita a far prezzo nei primi minuti della sessione con un balzo teorico di quasi +12%, e anche per il tono più conciliante sugli NPL di Daniele Nouy, capo della Vigilanza bancaria presso la Bce.
In un’audizione al Parlamento europeo, a seguito delle roventi critiche arrivate dall’Italia per le proposte sugli accantonamenti contenute nell’addendum della Banca centrale, Nouy ha reso noto che le regole sui crediti deteriorati potrebbero essere rimandate e migliorate.
“Ovviamente, terremo in considerazione seriamente tutti i buoni consigli legali che stiamo ricevendo – ha detto Nouy, riferendosi alle accuse arrivate dal Parlamento europeo e dal ministro delle finanze Pier Carlo Padoan, secondo cui la Bce starebbe andando anche al di là del proprio mandato – (Questi consigli) potrebbero avere conseguenze”.
Nouy ha aggiunto che la Bce potrebbe dunque decidere anche di rimandare l’entrata in vigore delle proposte per esaminare in modo opportuno tutte le reazioni che stanno arrivando in questo periodo di consultazione, che terminerà il prossimo 8 dicembre.
I titoli bancari guardano anche all’effetto domino di Bper, con il titolo che segna un corposo rialzo proprio all’indomani dei sell off che lo hanno messo KO.
Incide positivamente la notizia secondo cui la banca avrebbe intenzione di raggiungere entro il 2020 un Npe ratio lordo del 13,5% dal 20,5% atteso a fine anno, senza ricorrere al mercato con una operazione di aumento di capitale. Era stata soprattutto questa prospettiva, dopo lo shock Creval, ad affossare le quotazioni di Bper e di Banco BPM alla vigilia, insieme all’attacco degli hedge fund.
Leggi QUI nota di Equita su chi potrebbero essere le tre banche a rischio aumento di capitale.
Ma le notizie arrivate nelle ultime ore da Bper, che ha comunicato anche di aver riportato nei primi nove mesi dell’anno utili netti in crescita di oltre +47%, a 148,96 milioni di euro, e che con Unipol e Popolare di Sondrio ha rinnovato in via anticipata l’accordo di bancassurance, hanno scatenato i buy sul titolo, che sale di oltre +10%, confermandosi il migliore del Ftse Mib.
Tra le banche, protagonista anche UniCredit, che ha reso noti i conti del terzo trimestre e che ha comunicato che il prossimo presidente sarà Fabrizio Saccomanni.
Il titolo beneficia anche delle rassicurazioni dell’AD Jean-Pierre Mustier sulle possibili implicazioni dell’addendum della Bce sulla gestione degli NPL. Una notizia positiva sugli asset non performanti riguarda anche Intesa SanPaolo.
Tonfo sempre sul Ftse Mib per Yoox Net-A-Porter (YNAP), che sta soffrendo il crollo più sostenuto in oltre 16 mesi, complice il rallentamento della crescita delle vendite in Usa e Cina, reso noto dal retailer di lusso online. Rallentamento che porterà la crescita delle vendite organiche su base netta ad attestarsi nella parte bassa del range previsto per quest’anno dalla società, compreso tra +17% e +20%. YNAP è crollato fino a -13% in mattinata, riportando la perdita intraday più forte dal giugno del 2016.
A seguito delle notizie relative al gruppo, l’analista Marco Baccaglio di Kepler Cheuvreux ha tagliato il rating da “buy” a “hold”, spiegando che, a suo avviso, l’azione YNAP riflette già la maggior parte della crescita che l’azienda prevede di conseguire fino al 2020.
Tra gli altri titoli scambiati sul listino, Enel sotto pressione dopo la pubblicazione dei risultati di bilancio, che hanno messo in evidenza una flessione dell’utile netto.
Fuori dal listino si segnala il crollo di Astaldi, che cede oltre -20%, dopo l’annuncio della società sul lancio di un’operazione di aumento di capitale da 200 milioni che tra l’altro secondo Equita non sarebbe sufficiente.