Notizie Notizie Italia Piazza Affari, ancora buy a giugno. Portafoglio Equita cambia: più Moncler, meno Tim

Piazza Affari, ancora buy a giugno. Portafoglio Equita cambia: più Moncler, meno Tim

1 Luglio 2025 16:52

Equita si prepara ai mesi estivi e guarda a Piazza Affari con una “view moderatamente positiva”, dopo un mese di giugno in rialzo per i listini globali (+0,9%, -3% da inizio anno in euro). Performance positive sostenute dalle attese di imminenti accordi commerciali tra USA, Cina e UE, dalle aspettative di una politica monetaria più accomodante (in particolare negli USA), dall’approvazione del piano infrastrutturale tedesco e dal calo delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, nonostante dati macroeconomici ancora contrastanti. Queste le principali indicazioni contenute nel Monthly Italy di Equita dal titolo “Germania, FED e liquidità: i tre motori del rally azionario. Manteniamo view moderatamente positiva“, a cura di Luigi De Bellis, co-head research team della sim milanese.

Risk-on rafforzato con abbondante liquidità sui mercati

Guardando ai mercati e al loro andamento, Luigi De Bellis ritiene che sia soprattutto l’abbondante liquidità sui mercati ad aver rafforzato l’appetito per il rischio. Un altro segnale positivo per i mercati è arrivato dalla Fed, che ha presentato una proposta per allentare i vincoli del Supplementary Leverage Ratio (SLR) applicata alle banche. “La riforma, fortemente voluta da Bessent, punta ad allentare i vincoli di capitale per le banche, che avranno maggiore capacità di acquistare titoli di Stato e concedere credito, con effetti simili a un QE ma senza intervento diretto della Fed”, precisa l’esperto.

I mercati azionari europei, che avevano mostrato una maggiore resilienza dopo il Liberation Day, hanno sottoperformato le piazze americane, chiudendo il mese con variazioni leggermente negative. Il dollaro ha continuato a indebolirsi (indice DXY -2%) nell’ultimo mese. Oltre ai persistenti squilibri fiscali e all’aumento del debito pubblico, a pesare sono state anche le indiscrezioni su un possibile cambio ai vertici della FED.

Ripresa europea: i fattori chiave

C’è poi il caso Germania. A giugno, il governo tedesco ha, infatti, approvato la bozza di bilancio per il 2025 e i parametri per il periodo 2026-2029, segnando un cambio di regime fiscale senza precedenti. La novità principale è l’avvio concreto di un enorme stimolo fiscale per rilanciare l’economia, in particolare tramite investimenti pubblici in infrastrutture e difesa. Queste misure, rese possibili dalla riforma del freno al debito, segnano una svolta nella politica fiscale tedesca: un cambio di paradigma volto a stimolare la crescita economica e rilanciare gli investimenti pubblici e privati dopo anni di stagnazione industriale. “Questi elementi rappresentano uno dei principali catalyst per la ripresa dell’economia europea nel 2026 e rafforzano la nostra view costruttiva sui mercati azionari europei e italiani, che presentano valutazioni ancora interessanti (multipli prezzo/utili 2026 MSCI EU 14 volte, P/E mercato azionario italiano 10,8 volte rispetto alle 22,4 volte dell’MSCI USA)”, indicano da Equita

Buffer di liquidità? Equita lo mantiene, ecco perchè

Il contesto economico mostra una crescita ancora modesta, ma in lieve miglioramento rispetto alle stime di qualche mese fa. “I mercati azionari globali hanno segnato nuovi massimi (+24% dai minimi di aprile) grazie ad aspettative di utili in miglioramento, impatto contenuto dei dazi e possibili tagli della Fed – osserva De Bellis -. Tuttavia, le tensioni commerciali restano elevate: con l’8 luglio che segna la fine delle esenzioni sui dazi reciproci (anche se Trump ha lasciato intendere che potrebbe essere anticipata o posticipata), è probabile un aumento delle tariffe, anche su nuovi settori come farmaceutico ed elettronico. Inoltre, i dati macroeconomici restano ancora poco brillanti”.

Per questi motivi, precisa ancora l’esperto, manteniamo un buffer di liquidità all’interno del nostro approccio moderatamente positivo, per sfruttare eventuali opportunità tattiche in caso di correzioni, soprattutto durante i mesi estivi, caratterizzati da minor liquidità e de-risking dei portafogli. Nel “portafoglio raccomandato”, Equita ha sostanzialmente mantenuto il peso dell’investito al 93,4% (dal 93,2% del mese precedente) rispetto ad un peso neutro del 90%.

Le novità in portafoglio: come cambiano i pesi su Moncler e Tim

Ma cosa cambia per il portafoglio principale in termini di singoli titoli? Equita aumenta il peso su Moncler e diminuisce quello su Telecom Italia, motivando così le sue decisioni.

“Dopo la debole performance del titolo, alziamo il peso in portafoglio di 50bps considerando la scarsa significatività del rallentamento atteso sul secondo trimestre (10% del fatturato Direct To Consumer del marchio per l’intero esercizio). Moncler tratta in linea coi competitor (18 volte PE26) malgrado il forte posizionamento del marchio (in particolare col consumatore cinese), minore esposizione al mercato Usa (<13% del fatturato) rispetto ai peers (media circa il 20%), margini al top del settore, e circa il 10% della capitalizzazione di mercato in cassa”, segnalano gli esperti.

Di contro, indicano gli analisti della sim, “dopo l’ottima performance da inizio anno e nell’ultimo mese, e con un titolo più vicino al nostro target, prendiamo parziale profitto riducendo il peso di 50bps”. Tra i prossimi eventi, la sentenza della Corte di cassazione che ha raccolto le memorie delle parti lo scorso 27 giugno e che è quindi chiamata a una decisione nei prossimi mesi. Su quest’ultimo fronte Equita incorpora nella valutazione un valore di 750 milioni di euro, circa il 75% del dovuto.