Piazza Affari alle prese con una settimana intensa tra dati macro e aste del Tesoro. Spagna sempre sotto i riflettori
Piazza Affari è pronta a ripartire dopo una settimana nella quale hanno prevalso le prese di beneficio, anche se venerdì l’indice Ftse Mib ha rialzato la testa riportandosi a una manciata di punti da quota 16.000 punti. Prese di beneficio che hanno colpito soprattutto le banche, le vere protagoniste del rally partito lo scorso 24 luglio, quando il paniere principale era sprofondato ai minimi storici sotto la soglia dei 13.000 punti.
Si riparte con le nuove stime del Governo che hanno certificato la debolezza attuale dell’economia tricolore: secondo le previsioni di Palazzo Chigi il Pil quest’anno subirà una contrazione del 2,4%, mentre nel 2013 il calo sarà pari allo 0,2%. La ripresa arriverà solamente nel 2014 quando l’economia italiana dovrebbe tornare a crescere ad un ritmo dell’1,1%.
Le prossime sedute si preannunciano intense sia sul fronte macro che su quello delle aste governative. La tre giorni del Tesoro inizierà martedì con le aste di Ctz e Btp legati all’inflazione, proseguirà mercoledì con i Bot a 6 mesi e terminerà giovedì con i Btp a 5 e 10 anni. Per quanto riguarda i dati macro martedì verrà pubblicata la fiducia dei consumatori di settembre, vista invariata a 86 punti, mercoledì spazio alle vendite al dettaglio di luglio mentre venerdì sarà la volta dell’inflazione, che a settembre dovrebbe mostrare un rialzo del 3,2% su base annua.
Sullo sfondo il tema più caldo nell’Eurozona resterà la Spagna, con gli investitori che da giorni sono in attesa che Madrid sciolga le riserve per richiedere l’attivazione dello scudo anti spread. Inoltre Joaquin Almunia, commissario europeo alla concorrenza, ha fatto sapere che a breve potrebbero essere resi noti i dettagli sui bisogni degli istituti bancari iberici.
Buttando un ultimo sguardo a Piazza Affari i titoli bancari dovranno rialzare la testa dopo una settimana no in cui l’intero comparto ha lasciato sul parterre quasi 7 punti percentuali. Sulla performance potrebbe aver pesato anche il venir meno del divieto alle vendite allo scoperto.