Piano fiscale Trump convince Wall Street e alimenta la rimonta del dollaro
La spinta della riforma fiscale annunciata ieri sera dal presidente Donald Trump, che riduce le aliquote per le aziende e la classe media, ha alimentato il rally del dollaro che prosegue quindi la striscia di rialzi che va avanti da inizio settimana. Il Dollar Index, che misura la forza del biglietto verde rispetto a un paniere di sei delle principali valute, si è portato sui massimi a due mesi. Il cross euro/dollaro è sceso a ridosso della soglia di 1,17 (minimo a 1,1721 per poi risalire a 1,176).
L’accordo operativo sulla riforma fiscale potrebbe essere approvato entro fine anno, o al più tardi nei primi mesi del 2018. “Tale prospettiva, insieme a quella di un altro rialzo Fed prima di fine anno, rappresenta un fattore di supporto importante per il biglietto verde”, rimarca Asmara Jamaleh, economista di Intesa Sanpaolo. La probabilità attesa di mercato di un rialzo dei tassi a dicembre sono salite al 70% dopo il discorso della Yellen di martedì rispetto al 50% prima del FOMC della settimana scorsa.
Buona anche la reazione di Wall Street all’annuncio della riforma fiscale. L’S&P 500 ha chiuso ieri a 2.507 punti, sui nuovi massimi storici.
I dettagli della riforma fiscale
Il pilastro della riforma fiscale sarà la netta sforbiciata della tassazione sulle imprese, che dovrebbe scendere dal 35% al 20% e anche un ammortamento accelerato degli investimenti. Annunciate anche misure a favore della classe media con la semplificazione degli scaglioni d’imposta.
Trump ha affermato che la riforma fiscale è essenziale per stimolare la crescita economica e si aspetta che il Congresso proceda a ritmo spedito su questo fronte. Il rischio è che il primo anno di presidenza Trump si concluda con nessuna mossa effettiva tra quelle prospettate in campagna elettorale. “Ridurremo le tasse per la classe media – ha specificato il numero uno della Casa Bianca – rendendo le regole molto più semplici e più giuste per tutti gli americani. Vogliamo una riforma fiscale che sia per la crescita, l’occupazione, le famiglie, i lavoratori. Una riforma fiscale che sia pro-America”, ha detto Trump nel discorso tenuto a Indianapolis.
Il piano prevede tre scaglioni fiscali per gli individui (12%, 25% e 35%) rispetto ai sette esistenti, con quello più alto che arriva al 39,6 per cento. Ma il passaggio dai comitati di scrittura fiscale del Congresso potrebbe decidere di introdurre una quarta aliquota per i redditi più alti al fine di evitare che tale riforma porti eccessivi vantaggi per i ricchi.