Piano ambizioso per Enel al 2025, ecco un Memory Cash Collect per sfruttare le potenzialità del titolo
Nel prossimo triennio Enel punterà con decisione e mettere in atto un riposizionamento strategico che porti ad un’accelerazione nel percorso verso la sostenibilità abbinata a una riduzione dell’ammontare del debito del gruppo. Nel periodo del Piano, il gruppo prevede di accelerare verso un’elettrificazione sostenibile, soddisfacendo circa il 90% delle vendite a prezzo fisso con elettricità carbon-free nel 2025.
La generazione da fonti rinnovabili salirà a fine piano a circa il 75% del totale. È inoltre prevista anche la digitalizzazione dell’80% circa dei clienti di rete. Nel prossimo triennio sono previsti investimenti per circa 37 miliardi di euro, di cui il 60% a sostegno della strategia commerciale integrata del Gruppo (generazione, clienti e servizi), e il 40% a favore delle reti, per sostenere il loro ruolo di abilitatori della transizione energetica.
“La sostenibilità – spiega Francesco Starace, amministratore delegato di Enel – continua a collocarsi alla base della nostra strategia, facendo anche leva sull’accelerazione dell’elettrificazione in tutte le economie. Questi risultati potranno essere raggiunti grazie alla grande competenza e motivazione dei colleghi del Gruppo Enel e all’assetto organizzativo basato sulle piattaforme digitali che abbiamo adottato”.
Forte riduzione del debito
Il piano strategico al 2025 prevede un debito netto in significativa discesa già nel 2023 grazie a dismissioni per 21 miliardi di euro. La maggior parte di questo piano di dismissioni dovrebbe essere completata entro la fine del 2023. L’intento è quello di ridurre la mole di debito a 51-52 miliardi di euro entro la fine del 2023 rispetto ai 58-62 miliardi di euro stimati a fine 2022.
In questo modo il gruppo guidato da Francesco Starace andrà a focalizzarsi su sei paesi core (Italia, Spagna, Usa, Brasile, Cile e Colombia). Lo stesso Starace ha anticipato come il piano di dismissioni è già in rampa di lancio con alcune operazioni che potrebbero andare in porto già entro fine 2022.
I target finanziari di Enel
Il piano di Enel vede l’Ebitda collocarsi nel 2023 nel range 20,4-21 miliardi di euro e utile netto a 6,1-6,3 mld. A fine piano nel 2025 è previsto un Ebitda di 22,2-22,8 mld (Consensus era 22 mld) e utile netto a 7-7,2 mld (consensus era 6,3 mld). Il dividendo per azione sarà mantenuto a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022. Livello del dividendo che implica uno yield implicito al 9% ai valori attuali del titolo.
Tornano i Memory Cash Collect su singole azioni
Un modo alternativo di investire sul titolo citato è quello di utilizzare i certificati d’investimento, come i Memory Cash Collect emessi di recente da BNP Paribas sul SeDeX di Borsa Italiana. Questi nuovi strumenti si distinguono per il sottostante che, dopo una serie di emissioni su panieri di titoli, torna in quest’emissione ad essere su singole azioni, europee ed americane, come Apple, Paypal, Porsche, Airbnb, Netflix e alcune tra le maggiori società quotate italiane, quali Eni, Enel, UniCredit, Nexi, Leonardo, Intesa Sanpaolo, Stellantis, Pirelli.
La gamma di Memory Cash Collect su singole azioni rappresenta un’alternativa all’investimento diretto nelle azioni sottostanti e offre premi potenziali trimestrali con effetto memoria, pari ad un rendimento compreso tra 1,85% (7,4% p.a.) e 4,15% (16,6% p.a.) e, a scadenza, protezione del capitale nominale in caso di ribassi dell’azione sottostante fino alla barriera a scadenza, compresa tra il 60% e il 70% del valore iniziale.
Rendimento annuo del 7,4% per il Certificate su Enel
Per sfruttare le potenzialità del settore energetico, all’interno della nuova gamma di Certificate troviamo il Memory Cash Collect (ISIN NLBNPIT1KOM6) sul titolo Enel, la maggiore utility italiana. Il prodotto offre un premio trimestrale con effetto memoria di 1,85 euro (pari al 7,4% annuo). Per incassare la cedola è sufficiente che l’azione Enel sia pari o superiore alla barriera premio, posta al 60% del valore iniziale del sottostante.
In particolare, a partire dal secondo trimestre di vita, entra in gioco l’effetto memoria che permette all’investitore di ricevere, a una data di valutazione, un premio cumulativo comprendente tutte le cedole non pagate precedentemente, se a tale data di valutazione sono soddisfatte le condizioni per ricevere il premio. Inoltre, dal sesto mese di vita, il Certificate scade anticipatamente se, alle date di valutazione, l’azione sottostante quota a un valore pari o superiore al rispettivo valore iniziale (2,0685 euro). In questo caso l’investitore riceve, oltre al premio trimestrale (1,85 euro) e il valore nominale (100 euro), anche gli eventuali premi non pagati precedentemente grazie all’effetto memoria.
L’effetto memoria entra in gioco anche se il Certificate giunge a scadenza (fissata il 12 dicembre 2024). In questo caso, infatti, qualora il titolo Enel quoti a un livello superiore o uguale alla barriera a scadenza (60% del valore iniziale), il Certificate paga il valore nominale sommato al premio più gli eventuali premi non pagati precedentemente. Altrimenti, il prodotto paga un importo commisurato alla performance del titolo (inferiore alla barriera a scadenza), con conseguente perdita sul capitale investito.
Torna la fiducia sul titolo
A Piazza Affari il titolo Enel ha sofferto molto quest’anno, toccando il 12 ottobre dei minimi a oltre 5 anni in area 4 euro. Da quei livelli è poi partito un corposo recupero dettato dal sentiment positivo dei mercati in generale e dal dietrofront dei rendimenti rispetto ai picchi annui. Il saldo da inizio anno rimane decisamente negativo con oltre -28% rispetto al -13% circa del Ftse Mib (dati al 21 dicembre 2022).
Tra gli analisti c’è una netta prevalenza dei giudizi positivi sul titolo Enel, con l’80% di quelli monitorati da Bloomberg che hanno raccomandazione d’acquisto (buy), il 16% dice hold (mantenere) e solo il 4% consiglia di vendere (sell). Il prezzo obiettivo medio indicato è di 7 euro, circa il 37% sopra i livelli a cui staziona Enel a Piazza Affari.
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