Petrolio: nessuna ripartenza a breve. Il riequilibrio domanda/offerta inizierà solo nel 2017 (Aie)
Il punto di pareggio, ossia l’equilibrio tra domanda e offerta di petrolio si sposta al 2017. Lo afferma l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) nel suo Rapporto di medio termine sul petrolio. Per un recupero dei prezzi bisognerà attendere ancora anche perché le scorte da consumare sono ingenti.
Nella prima seduta della settimana il prezzo di Brent e Wti è in rialzo di oltre il 3,5%. Un recupero dettato dal calo delle trivellazioni negli Stati Uniti che, tuttavia, non è ancora in grado di intaccare lo scenario attuale di abbondante offerta. “Solo nel 2017 – si legge nel rapporto di medio termine dell’Aie – vedremo domanda e offerta finalmente allineate ma l’enorme quantità di scorte accumulate smorzerà il recupero dei prezzi. A meno di non assistere a una caduta più forte di quanto atteso nella produzione dei Paesi non-Opec e una forte crescita della domanda globale, è difficile pronosticare un recupero dei prezzi del petrolio nel breve termine”. Anche le tensioni geopolitiche, se dovessero sfociare in eventi gravi, potrebbero spingere le quotazioni ma al momento l’Aie non prende in considerazione questo scenario.
Secondo l’Agenzia nel 2014 e nel 2015 l’offerta ha superato la domanda rispettivamente di 0,9 e 2 milioni di barili al giorno. Un differenziale di 1,1 milioni è previsto per l’anno in corso prima di arrivare al pareggio nel 2017.
La domanda di oro nero è cresciuta nel 2015 di 1,6 milioni di barili al giorno, uno degli incrementi più forti degli ultimi anni, stimolata dal crollo dei prezzi. Secondo le stime il consumo di petrolio crescerà in media di 1,2 milioni di barili al giorno da qui al 2021 superando i 100 milioni di barili al giorno nel 2019 o nel 2020. “Tuttavia – specifica l’Aie – non bisogna aspettarsi ulteriori incrementi della domanda a fronte del crollo dei prezzi del petrolio. A inizio 2016 abbiamo visto forti turbolenze sui mercati finanziari e chiari segnali di rallentamento della crescita in tutti i principali paesi”.
Sul fronte dell’offerta l’incremento medio annuo fino al 2021 è stimato in 0,68 milioni di barili al giorno. Il che porterà il totale, alla fine del periodo di previsione, a 100,5 milioni di barili al giorno contro i 101,6 milioni della domanda. Le scorte di petrolio continueranno pertanto ad aumentare nella parte a breve dell’orizzonte di previsione, rispettivamente 1,1 milioni di barili quest’anno e 0,1 nel 2017 per poi iniziare a contrarsi negli anni seguenti.
Le stime dell’Aie fino al 2021