Notizie Notizie Mondo Petrolio, embargo Usa e prezzo benzina alle stelle: ecco cosa non dice l’inflazione

Petrolio, embargo Usa e prezzo benzina alle stelle: ecco cosa non dice l’inflazione

9 Marzo 2022 11:11

Il presidente americano Joe Biden ha annunciato ieri sera l’embargo sul petrolio e sul gas della Russia, vietando così le importazioni Usa di queste materie prime. “Metteremo al bando tutte le importazioni di petrolio, gas ed energia russi – ha detto Biden, parlando dalla Casa Bianca – Questo significa che il petrolio russo non sarà più accettato dai porti americani e che il popolo americano sferrerà un altro attacco potente alla macchina da guerra di Putin”.

Effetti non dirompenti su mercati globali

Il divieto da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna all’import di petrolio russo ha contribuito a far salire ancora il prezzo del greggio (Brent di nuovo in area 130$). Il divieto da parte di questi due paesi ha comunque effetti non dirompenti per i mercati globali rispetto allo scenario di un embargo internazionale completo; infatti, solo una quota minoritaria dell`export russo va verso questi due mercati. La Russia esporta 7,8 mbg (fonte IEA), di cui 5 mbg di greggio e 2,8 di prodotti raffinati. Circa il 60% delle esportazioni di petrolio della Russia va in Europa, ma solo il 2% nel Regno Unito e l’8% negli Stati Uniti. Anche Shell, BP e TotalEnergies hanno annunciato l’impegno di non acquistare più greggio dalla Russia sui mercati spot.

“Alcune società avevano già smesso di acquistare energia russa a causa dell’incertezza sulle sanzioni finanziarie o sul rischio reputazionale. I governi stanno recuperando terreno, quindi il cambiamento nel mondo reale è meno drammatico”, asserisce Paul Donovan, Chief Economist di UBS Global Wealth Management.

E sull’inflazione?

Questi ultimi sviluppi, e il conseguente ulteriore aumento dei prezzi del petrolio, potrebbero andare a incidere sulla domanda dei consumatori di petrolio. “Perché i lavoratori statunitensi o britannici dovrebbero rifornire le loro auto per andare in ufficio, quando possono lavorare da casa?”, si chiede oggi Paul Donovan. “Questo spostamento della domanda non è catturato dall’inflazione dei prezzi al consumo – aggiunge Donovan – il che presuppone che le persone guidino tanto con 130 USD di petrolio quanto con 70 USD”. “Il potere di spesa è danneggiato dall’aumento dei prezzi del petrolio, ma non tanto quanto suggerisce l’inflazione”, conclude Donovan.