Notizie Notizie Italia Perché la Sicilia non può fallire

Perché la Sicilia non può fallire

18 Luglio 2012 07:59

La Sicilia non andrà in default. O almeno, a dispetto dei titoli urlati di alcuni quotidiani di oggi, non sarà questa la forma tecnica che potrebbe risultare dagli ipotizzati problemi di cassa della Regione. E’ quanto emerge da una prima analisi sui problemi di bilancio della Sicilia svolta dall’ufficio studi di una banca milanese e raccolta da Finanza.com. Insomma, quanto paventato ieri dal governo, che ha parlato espressamente di “gravi preoccupazioni riguardo alla possibilità che la Sicilia possa andare in default”, sarebbe quantomeno impreciso.

Il debito delle regioni – spiegano gli analisti – è infatti consolidato nel bilancio dello Stato, ossia è interamente dello Stato, e nell’ordinamento italiano non è previsto il fallimento di un ente pubblico. La strada che potrebbe essere seguita sarebbe pertanto quella di un commissariamento con rimozione delle deleghe gestionali che verrebbero conferite all’amministrazione centrale.

Tra l’altro a fine 2011 la Regione Sicilia evidenziava un debito gestibile (almeno secondo i canoni ai quali ci ha abituato la crisi del debito) di circa 5,6 miliardi di euro, per oltre il 90% nei confronti del ministero dell’Economia (in buona parte ascrivibile al deficit sanitario), della Cassa Depositi e Prestiti e della BEI.

Gli analisti si soffermano anche sull’esposizione bancaria verso la Sicilia, ritenendo il rischio non dissimile da quello verso altri enti pubblici, proprio perché il garante di ultima istanza è sempre lo stesso, ossia lo Stato. Rimarrebbe aperto il tema dei ritardi su pagamenti, che potrebbero allargarsi ulteriormente. Questa, a onor del vero, non è tuttavia una novità per chi opera con gli enti pubblici.

Il vero problema sarebbe un altro, spiegano sempre gli analisti: l’eventualità che dovessero emergere buchi nel debito della regione Sicilia non contabilizzati nel debito dello Stato (anche se la Corte dei Conti certifica il bilancio dello Stato ogni anno). A quel punto, ma si tratta sempre di un’eventualità, qualsiasi stima sarebbe inutile.