Per rally Borse doppio test earning season e Consiglio UE. I titoli del Ftse Mib da seguire e la seduta da incubo per Atlantia
Piazza Affari fatica oggi ad accodarsi all’ottimismo dei mercati complice il tonfo di Atlantia (oltre -13%) che frena l’ascesa del Ftse Mib. L’indice guida milanese, dopo un avvio sprint che lo aveva proiettato nuovamente sopra i 20 mila punti, ha progressivamente assottigliato i guadagni e alle 11:44 segna una variazione di +0,12% 19.791 punti rispetto al quasi +1% del Dax. L’aumento record dei contagi da coronavirus (l’OMS ha registrato ieri 230.370 nuovi casi nel mondo nelle ultime 24 ore) non sembra preoccupare gli investitori che guardano con speranza alla possibilità di un vaccino contro il Covid. Gilead venerdì ha diffuso dati supplementari di uno studio avanzato, secondo cui il trattamento sperimentale Remdesivir ridurrebbe il rischio di mortalità e migliorerebbe in maniera considerevole le condizioni dei malati più gravi di coronavirus.
I titoli sotto i riflettori oggi
A frenare Piazza Affari è il tracollo di Atlantia a oltre -15% dopo svariate sospensioni al ribasso. La holding che controlla Autostrade per l’Italia segna -12% in area 11,8 euro con il mercato che teme sempre più il rischio revoca concessione autostradale. Le ultime parole del premier Giuseppe Conte danno un chiaro indizio circa l’intransigenza del governo. “I Benetton non hanno ancora capito che questo governo non accetterà di sacrificare il bene pubblico sull’altare dei loro interessi privati”, sono i virgolettati di Giuseppe Conte riportati da La Stampa. La revoca della concessione rimane un’opzione forte con l’unica alternativa che sembra essere quella di una totale uscita dei Benetton da Autostrade (di cui Atlantia detiene l’88%). Nei giorni scorsi si era invece ragionato su un aumento di capitale attraverso il quale la quota di Atlantia sarebbe scesa al 49%. Il consiglio dei ministri chiamato a decidere sul dossier Autostrade è atteso per domani, con però la possibilità di un rinvio di 1-2 giorni.
Tra le altre big del listino milanese si muovono bene gli industriali con +2,6% per Leonardo e Pirelli. Acquisti convinti anche su ENI con +1,32%.
La migliore blue chip al momento è però Telecom Italia con +4,38% a quota 0,36 euro. Nel weekend si sono intensificate le voci che vedono il governo in pressing sul progetto rete unica. I rumor parlano del possibile ingresso di Cdp nella rete secondaria di Tim (la tlc è già in discussioni con Kkr per un ingresso nella newco sulla rete secondaria). nLa mossa di Cdp nella rete secondaria risulta direttamente collegata al progetto rete unica. E stando a quanto riferito ieri da Repubblica il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, starebbe spingendo in prima persona per un accordo in tempi brevi (entro fine mese già un accordo preliminare) sulla rete unica tra TIM e Open Fiber. Il piano del Tesoro si baserebbe sull’acquisto da parte di Cassa Depositi e Prestiti del restante 50% che Enel detiene in Open Fiber e anche di una quota di FiberCop (in cui entrerebbe anche Fastweb) dando così il via al cantiere per la creazione di una rete unica.
Trimestrali Usa e non solo
La settimana vede in primo piano la riunione Bce di giovedì, così come l’avvio dell’earning season oltreoceano con i conti di banche e Netflix. Focus anche sul Consiglio europeo per l’approvazione del Recovery Fund. A questo riguardo, proseguono gli incontri bilaterali tra i vari paesi e oggi è in programma l’incontro a Berlino tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e la cancelliera tedesca Angela Merkel, presidente di turno dell’Ue. In Italia, dopo il nulla di fatto di Fitch sul fronte rating, domani attesa per la maxi-asta di Btp a media-lunga scadenza per massimi 10 mld.
Sul fronte trimestrali, domani sono attesi i numeri di Citigroup. Jp Morgan Chase e Wells Fargo. Mercoledì Ebay e Goldman Sachs; Giovedì toccherà a Bank Of America, Honeywell International, Johnson & Johnson, Microsoft, Morgan Stanley e Netflix. Infine, venerdì i risultati di Blackrock.
Tra gli analisti il consensus è unanime nel vedere un trimestre cupo. Il calo degli utili stimato per le società dell’S&P 500 è del 43,8% per il secondo trimestre, secondo i dati di FactSet all’inizio di luglio. La previsione degli esperti Goldman Sachs è stata leggermente rivista al rialzo per l’EPS dell’S&P 500 a 115 dollari, rispetto a una stima precedente di $ 110, mantenendo invece invariate le previsioni per il 2021 a 170 $ – ossia il 4% sopra il livello realizzato del 2019 – e una previsione di $ 188 per il 2022.
Ancora più dura si preannuncia l’earning season in Europa. Le società quotate sullo STOXX 600 dovrebbero registrare un calo del 54% degli utili del secondo trimestre, il peggiore di sempre, secondo i dati di Refinitiv.
Occhio a effetto Biden su prospettive utili S&P 500
Goldman ritiene che, data l’accresciuta attenzione degli investitori sulle prospettive degli utili nel 2021 e nel 2022, nei prossimi giorni saranno più importanti i commenti del management sui risultati previsionali. Goldman ricorda in prospettiva che le elezioni americane a novembre creeranno probabilmente ulteriori incertezze per gli utili; le proposte fiscali che potrebbero essere promosse sotto il candidato presidenziale democratico Joe Biden potrebbero far scendere l’EPS 2021 a $ 150 dalla stima attuale di $ 170.