Per Piazza Affari e BTP doppio sgambetto da Bce e newsflow guerra. Intesa Sanpaolo e Stellantis a oltre -7%
Dietrofront per Piazza Affari dopo il quasi +7% della vigilia. Il Ftse Mib segna in chiusura -4,2 a 22.886 punti. Si è sgonfiato l’ottimismo legato ai negoziare tra Russia e Ucraina per il cessate il fuoco. L’incontro di oggi in Turchia tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina ha palesato posizioni ancora distanti. La Russia intende infatti continuare gli attacchi fino a quando i suoi obiettivi non saranno raggiunti, stando a quanto riferito dal ministro degli Esteri ucraino.
Oggi a tenere banco è stata anche la riunione della Bce che ha mostrato un atteggiamento più hawkish del previsto annunciando un tapering più veloce con QE che passerà da 40 miliardi di euro ad aprile a 30 miliardi a maggio e 20 miliardi a giugno. “In parole semplici la BCE ha lasciato intendere che se l’inflazione continuerà a essere su livelli troppo elevati, terminerà il piano di quantitative easing e si preparerà a un rialzo dei tassi di interesse probabilmente già nel mese di settembre”, asserisce Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.
Un tapering accelerato con approdo a 20 Mld€ a giugno (prima era previsto ad ottobre) accompagnato dall’esplicitazione della possibilità di fine del QE nel terzo trimestre se non vi sarà un rallentamento dell’inflazione. Di contro, una nota leggermente più dovish è arrivata sul timing del primo rialzo tassi, non più “subito dopo” la fine del QE ma “qualche tempo dopo”. Su questo fronte la Lagarde non si è sbottonata: il rialzo tassi potrà arrivare ‘mesi dopo’ o ‘settimane dopo’ la fine del QE.
Indicazioni che hanno penalizzato i bond periferici con BTp in affanno e rendimenti in risalita (tasso 10 anni tornato in area 1,9%) e spread che si è allargato di oltre 20pb.
La Lagarde ha sottolineato che la guerra in Ucraina pone rischi al ribasso sulla crescita, ma pone rischi significativamente al rialzo sull’inflazione.
Sempre oggi è arrivato il dato dell’inflazione americana, salita a +7,9% su base annua rispetto al 7,5% di gennaio e raggiungendo un nuovo massimo degli ultimi 40 anni. Settimana prossima sarà il turno del meeting Fed e tra gli analisti si punta su sei rialzi dei tassi nel 2022.
Bagno di sangue a Piazza Affari, si salva TIM
Volgendo lo sguardo a Piazza Affari, le banche sono tornate a sbandare con oltre -7% per Unicredit e Intesa Sanpaolo dopo i rialzi a doppia cifra della vigilia. In affanno anche Stellantis (-7,23% a 13,47 euro) con tutto il settore sotto pressione con la ripresa dei rialzi dei prezzi delle materie prime e Tesla che ha annunciato un ritocco al rialzo dei listini per alcuni suoi modelli.
Tra le big calo del 4,97% per Enel, mentre ENI segna -3,66% all’indomani dell’annuncio della sospensione dei contratti di acquisto di petrolio russo.
Ha tenuto bene TIM (+3,27% a 0,2755 euro) in attesa del CdA di TIM di domenica che si esprimerà sull’offerta di KKR. Secondo la Stampa il CdA probabilmente non chiuderà totalmente all`ipotesi KKR ma chiederà al fondo di formalizzare un’offerta senza concedere una preliminare due diligence. Intanto ieri Vivendi ha riportati i risultati 2021 e ha svalutato la partecipazione TIM a 0,657 euro per azione dai 0,86 precedenti. Vivendi ha ribadito il supporto al nuovo management e al nuovo piano industriale “che poggia su ipotesi realistiche” e in grado di risollevare il valore del titolo.
Infine Italgas (-2,13%) che ha riportato nel 2021 ricavi totali adjusted a quota 1,37 miliardi di euro (+2,8%), con un Ebitda che oltrepassa 1 miliardo (+4,1%) e in linea con il consensus Bloomberg. Nel peirodo in esame l’utile netto adjusted si è attestato a 367,7 milioni di euro (+6% rispetto al risultato del 2020 riparametrato).