Mercedes-Benz: boom di utili (+83%) non scalda mercato. Bene Cina e vendite EV, addio Russia
Il colosso automobilistico Mercedes Benz ha presentato i risultati del terzo trimestre del 2022 e non ha deluso le aspettative. In particolare, il gruppo automobilistico di Stoccarda ha archiviato il periodo con 5,2 miliardi di euro di utile ante imposte, in aumento del +83% rispetto ai 2,82 miliardi di euro realizzati nello stesso periodo dell’anno scorso.
Buon andamento per i ricavi sono aumentati del 19% attestandosi così a quota 37,72 miliardi di euro e questo grazie alla ripresa delle vendite dopo i colli di bottiglia nella fornitura dei semiconduttori, oltre che dalle restrizioni per il Covid-19.
Nonostante i buoni conti presentati oggi il titolo sulla borsa di Francoforte si muove sulla parità a quota 58,31 euro ad azione.
Crescono le vendite in Cina
La crescita è stata trainata dall’aumento delle vendite dei veicoli che hanno registrato un aumento del +38% nel solo terzo trimestre, con un forte trend di crescita del mercato cinese. A riguardo, la società segnala che le agevolazioni fiscali per gli acquisti di auto in Cina hanno avuto un effetto positivo, un mercato molto importante per Mercedes.
A seguito di questi risultati la società ha aumentato le sue previsioni per le vendite e per gli utili dell’anno in corso e al momento i vertici della società si aspettano una crescita degli utili di almeno il 15% per quest’anno e questo dopo che nel terzo trimestre Mercedes ha visto quasi triplicarsi i profitti della sua divisione auto rispetto ai livelli pre-pandemici.
Il deciso aumento della redditività arriva dopo che Mercedes-Benz si è impegnata dal 2020 a ridurre i costi fissi, le spese in conto capitale e le spese di ricerca e sviluppo di oltre il 20% entro il 2025.
Sempre più green
Il gruppo ha evidenziato un’accelerazione della sua strategia di elettrificazione, con vendite di veicoli elettrici a batteria in aumento del 156% nei primi nove mesi del 2022 e del 183% nel solo terzo trimestre. Intanto continua il trend positivo, con le vendite di furgoni elettrici che al momento sono aumentate di un terzo per quest’anno.
Ritiro dalla Russia
Mercedes ha anche affermato che il gruppo si ritirerà dal mercato russo e venderà agli investitori locali le azioni delle sue sussidiarie russe, costituite dalle sue attività industriali e dai servizi finanziari. In precedenza, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, la società aveva sospeso le esportazioni di autovetture e furgoni verso la Russia, nonché tutta la produzione locale del gruppo.
Ricordiamo che Mercedes-Benz ha uno stabilimento automobilistico nella città di Esipovo, a circa 40 chilometri a nord-ovest di Mosca, con oltre 1.000 dipendenti, specializzato nella produzione di berline e Suv. Tuttavia, come osservano i vertici della società “il ritiro non dovrebbe comportare ulteriori effetti significativi sulla redditività e sulla posizione finanziaria del gruppo oltre a quelli registrati nei trimestri precedenti”.
Non mancano le incertezze
Nonostante tutto non mancano le criticità e la stessa Mercedes osserva “Come nella prima metà del 2022, il mercato automobilistico globale ha continuato a essere influenzato da una serie di fattori negativi. L’inflazione persistentemente elevata, l’aumento dei tassi di interesse e un’economia in raffreddamento hanno pesato sullo sviluppo del mercato, in particolare negli Stati Uniti e nella regione europea. Inoltre, molti mercati hanno continuato a essere colpiti da interruzioni e colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento globali”.