Passo falso della produzione industriale a giugno, possibili sorprese negative da Pil secondo trimestre
Deboli indicazioni per l’economia italiana. La produzione industriale ha segnato a giugno una flessione decisamente maggiore delle attese. Questo passo falso dell’attività produttiva potrebbe portare a una crescita economica meno robusta del previsto nel secondo trimestre dell’anno. In flessione e sotto le attese anche il Pmi servizi in Italia per il mese di luglio (sceso a 52 da 53,4 punti). Dati in controtendenza rispetto a quelli invece incoraggianti arrivati a inizio settimana dal Pmi manifatturiero, salito a luglio ai massimi a 4 anni.
Il 14 agosto test Pil
La prima lettura del Pil del secondo trimestre è attesa venerdì 14 agosto con gli analisti che si aspettano un mantenimento del ritmo di crescita dello 0,3% registrato nel primo trimestre dell’anno.
Produzione in calo anche su base annua
A giugno l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dell’1,1% rispetto a maggio. Lo rende noto l’Istat. La contrazione è superiore rispetto al -0,3% indicato dal consensus degli analisti. Nella media del trimestre aprile-giugno 2015 la produzione è aumentata dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Corretta per gli effetti di calendario, a giugno la produzione industriale è diminuita in termini tendenziali dello 0,3% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di giugno 2014). Nella media del primo semestre dell’anno la produzione è aumentata dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “L’indice destagionalizzato, come quello corretto per gli effetti di calendario, sembra influenzato negativamente dagli effetti, sui giorni effettivamente lavorati, della presenza di una festività il primo martedì di giugno, presenta variazioni congiunturali negative in tutti i raggruppamenti”, si legge nella nota Istat. Diminuiscono, i beni intermedi (-1,7%), i beni strumentali (-1,3%), l’energia (-1,0%) e i beni di consumo (-0,8%).
A giugno l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dell’1,1% rispetto a maggio. Lo rende noto l’Istat. La contrazione è superiore rispetto al -0,3% indicato dal consensus degli analisti. Nella media del trimestre aprile-giugno 2015 la produzione è aumentata dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Corretta per gli effetti di calendario, a giugno la produzione industriale è diminuita in termini tendenziali dello 0,3% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di giugno 2014). Nella media del primo semestre dell’anno la produzione è aumentata dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “L’indice destagionalizzato, come quello corretto per gli effetti di calendario, sembra influenzato negativamente dagli effetti, sui giorni effettivamente lavorati, della presenza di una festività il primo martedì di giugno, presenta variazioni congiunturali negative in tutti i raggruppamenti”, si legge nella nota Istat. Diminuiscono, i beni intermedi (-1,7%), i beni strumentali (-1,3%), l’energia (-1,0%) e i beni di consumo (-0,8%).
Per quanto riguarda i settori di attività economica, i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,7%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+11,0%), e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,1%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell’attività estrattiva (-9,8%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-6,5%) e delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-4,9%).