Passa l’Opa della cordata Rbs su Abn, il Santander sale in Italia
Va a il gruppo composto da Royal Bank of Scotland, Banco Santander e Fortis la banca olandese Abn Amro. E’ stata dunque superata la concorrenza della britannica Barclays, la prima a manifestare un interesse per il colosso bancario e che lo scorso 5 ottobre aveva annunciato la rinuncia definitiva alla contesa.
Stando ai dati preliminari le adesioni all’Opa Rbs avrebbero raggiunto l’86% del capitale di Abn. La soglia minima per il successo dell’operazione era invece fissata all’80%. Le banche riunite nel consorzio hanno annunciato che fino a oggi sono state consegnate oltre un miliardo e mezzo di titoli Abn. Il completamente dell’operazione non verrà comunque ufficializzato prima del prossimo 12 ottobre.
L’offerta della cordata era pari a complessivi 70,5 miliardi di euro, da corrispondere agli azionisti per il 93% in contanti. La proposta di Barclays raggiungeva invece i 65 miliardi ed era composta per i due terzi da azioni. Si tratterà della più grande acquisizione di sempre nel settore bancario.
Il gruppo belga-spagnolo-scozzese ha già annunciato il prossimo varo di un piano per la riduzione del personale di Abn per oltre 19mila unità e la previsione di maggiori ricavi per 4,3 miliardi entro il 2010.
Nel piano presentato già alcuni mesi fa la cordata vincitrice aveva però già messo in chiaro quale sarebbe stato il destino di Abn post acquisizione: il breakout, ossia lo spezzatino delle attività per area geografica e competenze. Secondo il progetto gli asset inglesi e la divisione investment banking andranno a Rbs, le attività olandesi invece a Fortis, che estenderà la propria presenza nel Benelux, mentre gli asset in Brasile e in Italia andranno al Santander.
In Italia Abn Amro controlla il 100% di Antonveneta e una quota del 7,6% di Capitalia, ora fusa in Unicredit. A cascata l’operazione consentirà al Banco Santander di divenire il primo azionista straniero in Italia.
