La partita sul destino dell’As Roma si gioca a New York: Mister RedSox verso Trigoria
Biglietto di sola andata Roma-New York per ultimare il puzzle che aprirà un nuovo corso a Trigoria. La cessione dell’A.S. Roma è ormai in dirittura d’arrivo. Anche oggi sono proseguiti nella Grande Mela i colloqui tra i rappresentanti di Unicredit, atterrati ieri Oltreoceano, e gli investitori americani interessati ad acquistare il club giallo rosso. Si tratta, spiegano fonti vicine alla trattativa, di incontri tecnici per arrivare alla definizione da parte degli investitori Usa di un’offerta vincolante sulla cui struttura è stato ancora mantenuto il riserbo. Gli americani, assieme al fondo Aabar e agli Angelucci, farebbero parte della short list di potenziali acquirenti che, una volta terminata la fase della due diligence il 31 gennaio, dovrebbero presentare le offerte vincolanti. A New York per Unicredit sono presenti Paolo Fiorentino, Piergiorgio Peluso e l’avvocato Roberto Cappelli.
La banca di Piazza Cordusio, che sta stringendo i tempi per la cessione del team di capitan Totti, vedrebbe con favore gli investitori americani come principali interlocutori per chiudere la partita. Unicredit, segnalava una settimana fa il Corriere dello Sport, considererebbe molto attendibile l’offerta di questo gruppo americano, solido da un punto di vista economico, con le idee chiare e soprattutto con in tasca un progetto valutato interessante e competente. E dopo il tam tam di indiscrezioni apparse sulla stampa adesso mister X american boy adesso ha un nome: è quello di Thomas Richard DiBenedetto. E, come tradizione, nella capitale già lo stanno ribattezzando con diversi nomi: da Zio Tom a Zio d’America fino a Mister Red Sox, considerato il suo ruolo di azionista nella società di baseball di Boston.
Ma chi è DiBenedetto (tutto attaccato e con la B maiuscola)? Classe 1950, sposato e padre di cinque figli, ha origini italiane (si dice abruzzesi), vive tra Boston e Miami ed è presidente della società di consulenza e d’investimento, Boston International Group dal 1983. Nel ’71 si è laureato in economia al Trinity College e successivamente consegue un Master in business administration presso l’Università della Pennsylvania (1993). Tra gli incarichi che ha ricoperto, anche le presidenze del fondo di private equity Junction Investors Ltd. (1992) e del consiglio d’amministrazione dell’agenzia di lobbyng, Jefferson Watermann International. Al tempo stesso è managing director della società immobiliare, Olympic Partners.
Il suo interesse per l’As Roma era trapelato subito dopo la pausa estiva e, a quanto pare, adesso potrebbe trasformarsi in un impegno concreto al fianco di altri investitori a stelle e strisce. E la società che potrebbe scendere in campo per l’acquisto del club giallorosso potrebbe essere la New England Sports Ventures, società Usa da anni presente nel mondo dello sport che ha già investito oltre che nei Red Sox anche nel club della Premier League, Liverpool. Dai siti internet americani DiBenedetto viene descritto come una persona che ha trascorso oltre 25 anni della sua vita investendo in diversi comparti: dalle telecomunicazioni alla tecnologia, fino al real estate e all’industria estrattiva di materie prime. Senza dimenticare un trascorso negli anni ’70 come banchiere in gruppi come Allen & Company, Salomon Brothers e Morgan Stanley.