Partenza incerta per le Borse nel giorno delle scadenze tecniche. A Milano brilla FonSai
Avvio all’insegna della cautela sulle Borse europee nella giornata delle scadenze tecniche di febbraio. Parigi sale dello 0,37% e Francoforte guadagna lo 0,17%. Stessa situazione per Londra (+0,12%). Dopo aver aperto in lieve rialzo Piazza Affari vira sotto la linea della parità con l’Ftse Mib che segna -0,26% e l’Ftse All Share che perde lo 0,36%. I mercati stanno seguendo con attenzione l’evolversi della situazione in Iran e Bahrain dove le dimostrazioni di piazza non accennano a placarsi, ma per il momento il quadro non preoccupa.
In serata a Parigi si apre l’incontro dei ministri delle Finanze e dei governatori del Gruppo dei 20, ma già in giornata i responsabili delle principali banche centrali mondiali saranno oggi nella capitale francese a un seminario organizzato da Eurofi in vista del G20. Si discuterà degli squilibri nell’economia mondiale e si cercherà un accordo su una lista di parametri dei Paesi membri del G20, come deficit e debito, che l’Fmi dovrebbe monitorare. Alla vigilia dell’incontro le chance di un accordo, anche solo su un elenco di cinque indicatori sulla base dei quali misurare l’entità degli squilibri, appaiono esili. In agenda anche i progressi della riforma del sistema finanziario globale e l’iniziativa francese per controlli maggiori sui mercati delle materie prime.
Sul calendario macro inveceoggi l’agenda è priva di dati statunitensi; mentre in Europa riflettori saranno puntati sul dato degli ordini industriali italiani e sulle vendite al dettaglio in Gran Bretagna. Alle 9 la Banca centrale europea ha aggiornato sui dati quotidiani sull’utilizzo di prestiti e depositi presso l’istituto centrale. Salgono ancora sui livelli anomali i prestiti marginali all’1,75% dalla Bce che ieri sera ammontavano a 18,761 miliardi dai 15,801 miliardi del giorno precedente. I depositi sono invece risultati a 16,009 miliardi dai 14,723 miliardi. La Bce non ha voluto fare commenti.
Nella prima mezz’ora a Milano l’attenzione del mercato si concentra sul settore finanziario con Unicredit che dopo aver aperto riacciuffato quota 2 euro scivola sotto la linea della parità (-0,15% a 1,994 euro). Il titolo dell’istituto di Piazza Cordusio non riesce a sfruttare l’upgrade di Equita. “Miglioriamo l’utile operativo 2010 di 150 milioni a 10,54 miliardi grazie ai fee e, soprattutto, costi, ma lasciamo pressochè invariata la bottom line a circa 1,23 miliardi, perché crediamo che vi possano essere impaiment sotto la linea operativa”, segnalano gli esperti della sim milanesem che hanno portato il target di prezzi sulla banca a 2,2 euro dai precedenti 2 euro. Il consensus vede 10,8 miliardi di utile operativo e 1,6 miliardi di utile netto.
“Crediamo che il mercato considererà gli impairment come one-off, però non vediamo grande spazio di sorprese positive rispetto al consensus”, aggiungono, specificando che il target sale a 2,2 euro per effetto del calo dei tassi e corrisponde a una volta il tangible 2012 a fronte di un RoTE del 10%. Ordini di acquisto anche su altri bancari: +0,24% per il Banco Popolare e +0,79% per Mps. Continua la corrente di acquisti su FonSai (+0,36%). Da Oltralpe sono arrivate ulteriori novità. Axa non è interessata alla compagnia fiorentina in quanto soddisfatta dell’attuale perimetro delle attività italiane. Lo ha detto il numero Henri de Castries.
E’ alta la soglia di attenzione su Generali (-0,24% a 16,8 euro).Il Cda di mercoledì del Leone si avvia a prendere in considerazione il tema della quota posseduta in Rcs, tema sollevato con forza dal consigliere indipendente Diego Della Valle. Lo dicono due fonti vicine alla vicenda. Altro tema caldo di Piazza Affari il settore dell’energia con Eni (-0,16% a 18,3 euro) che nei prossimi tre anni investirà in Tunisia 500 milioni di dollari, mentre Enel (invariata a 4,327 euro) è finita nel mirino di Goldman Sachs, che ha alzato il target a 5,1 euro dal precedente 5 euro. La società dal canto suo ha detto di non aspettarsi un calo dell’Ebitda nel 2011 e non vede nuove importanti dismissioni nel corso dell’anno.
Occhi puntati anche su Terna (-0,74% a 3,342 euro) : secondo l’agenzia Reuters avrebbe allo studio l’emissione di un bond di tipo senior di Eu750/1,000mn, che dovrebbe essere collocato nelle prossime tre settimane. Male Ansaldo (-2%) e Snam (-1,5%) che paga il taglio di raccomandazione a hold da buy di Nomura. Giù anche Lottomatica (-1,5%) declassata a reduce da Kepler. Nelle retrovie delle Borse balza Meridiana (+17%) all’indomani dell’apertura del numero uno di Alitalia, Roberto Colaninno, alla fusione tra le due compagnie aeree. In doppia cifra Crespi (+13,3%) dopo il via libera Consob all’aumento di capitale. Vivace anche Aicon che risponde con un +11% alla prospettiva di un aumento di capitale da 3,2 milioni per risollevare il gruppo degli yacht in difficoltà. Si muove con convinzione anche Stefanel (+5,75%) che ieri ha concluso l’operazione di cessione della partecipazione in Nuance al fondo Pai.