Pace tra petrolieri e Antitrust, scattano i primi tagli al prezzo dei carburanti
Sarà un immediato taglio dei prezzi alla pompa il risultato dell’accordo raggiunto ieri tra autorità Antitrust e società petrolifere. L’Authority guidata da Antonio Catricalà ha annunciato di aver chiuso un procedimento avviato lo scorso 18 gennaio su una presunta intesa restrittiva della concorrenza tra le compagnie, accettando e rendendo vincolanti, gli impegni proposti dalle otto compagnie petrolifere oggetto dell’istruttoria.
Una nota dell’Antitrust ha spiegato che tutte le aziende hanno rinunciato alla diffusione dei prezzi consigliati e dei cosiddetti differenziali integrativi, in quanto prassi considerata come scambio di informazioni utile al raggiungimento di un parallelismo dei prezzi. Ogni compagnia ha presentato inoltre misure strutturali che faciliteranno l’ingresso di concorrenti nella distribuzione, compresi i punti di rifornimento in ipermercati e grandi centri commerciali.
Gli impegni accettati dall’Antitrust comprendono anche un’incentivazione dei punti self-service, caratterizzati da prezzi più bassi rispetto al “servito”. Su questo fronte è già partita Eni fissando da subito un prezzo di 6 centesimi più basso per la modalità self service pre-pay. Ogni due mesi tale sconto sarà aggiornato per garantire l’annullamento del differenziale con la media Ue. Solo ieri la stessa autorità Antitrust aveva rivelato una crescita del divario tra i prezzi industriali dei carburanti tra Italia e media europea di 5,3 centesimi per la benzina e di 5 centesimi per il gasolio.
Sempre ieri l’autorevole rivista di settore, Quattroruote, ha provveduto a stilare le pagelle delle società petrolifere, bocciando Shell, Api e Ip che nel 2007 hanno proposto i prezzi più elevati con un costo medio annuo al litro (per il self service) di 1,292 euro. Si sarebbero risparmiati ben 8 centesimi di euro al litro, invece, se nel corso del 2007 ci si fosse rivolti alla compagnia più virtuosa, la Tamoil, la quale ha praticato secondo la ricerca di Quattroruote un prezzo medio al litro di 1,284 euro. Minimo ormai il divario tra benzina e gasolio che, nella classifica stilata dalla rivista automobilistica, ha visto Shell praticare un prezzo medio al litro di 1,155 euro nel corso dell’anno contro l’1,148 della Tamoil. Tra i 21 e i 23 centesimi a litro i maggiori costi che gli automobilisti hanno dovuto sopportare per essere “serviti” alla pompa di benzina.