Outlook Piazza Affari: dove investire al rientro dalle vacanze
L’orso anche in Agosto non ha lasciato la scena al toro sui mercati globali e non sembra intenzionato ad abbandonarla. I mercati azionari globali hanno registrato una performance pari al -2% (-16% da inizio anno) a causa principalmente delle dichiarazioni da falco a Jackson Hole da parte del presidente della FED Jerome Powell, dei forti aumenti dei prezzi del gas ed elettricità che stanno peggiorando l’outlook in Europa e dei segnali di rallentamento in Asia sul fronte manifatturiero e commerciale.
Di fronte a questo scenario e in attesa di conoscere l’entità della stretta di politica monetaria della BCE in programma il prossimo 8 settembre, il sentiment degli investitori sta virando in direzione prudenza a causa dei timori di recessione. L’outlook macro è peggiorato soprattutto in Europa dopo che l’inflazione ha toccato un nuovo record ad agosto. Nel Vecchio Continente gli indici PMI sono attesi in ulteriore peggioramento, gli ordini in calo e i margini in contrazione per un aumento significativo dei costi dell’energia nei prossimi mesi, ma la visibilità rimane bassa sia sulla profondità che sulla durata del rallentamento economico.
In Italia, ad aggravare questo scenario si aggiunge la delicata situazione politica.
Azioni Italia: dove investire a Piazza Affari alla luce di questo contesto
A fronte di questo contesto, anche per gli analisti di Equita SIM la parola d’ordine per investire è prudenza, con una visione neutrale. Gli unici vincitori in portafoglio potrebbero essere i titoli cosiddetti “quality growth”, con maggiore diversificazione internazionale, struttura finanziaria e fondamentali solidi e al riparo dall’inflazione. A Piazza Affari ne sono un esempio DiaSorin, Moncler, Campari, Reply, Inwit, Terna ed Enav.
Sui finanziari, la SIM milanese consiglia di privilegiare i titoli meno esposti al costo del rischio, che beneficiano del rialzo dei tassi, di trend strutturali, ottimo posizionamento competitivo e solida dotazione di capitale, come Fineco, Mediolanum, Mediobanca, Unicredit, Banco BPM e Credem.
Sul comparto industrial, gli analisti di Equita SIM mantengono un approccio selettivo, privilegiando titoli “pricing leader”, che abbiano dato prova di avere pricing power anche in contesti di mercato recessivi o che abbiano catalyst specifici: Interpump, Pirelli, Stellantis, e Iveco.
Infine, sottolineano come l’appetito dei consumatori cinesi per i beni di lusso rimanga alto nonostante un nuovo lockdown a Chengdu: una buona notizia per il made in Italy e le relative aziende.