Notizie Notizie Italia Ottobre nero per il mercato dell’auto in Italia, per Fiat Group calo delle vendite (-39,9%)

Ottobre nero per il mercato dell’auto in Italia, per Fiat Group calo delle vendite (-39,9%)

3 Novembre 2010 07:56

E’ nero questo ottobre per il mercato dell’auto italiano. Il calo delle vendite di automobili, nonostante le anticipazioni dei giorni scorsi, lascia a molti l’amaro in bocca: è stato del 28,8% sul 2009. Un risultato peggiore lo si ritrova nel 1995. Da inizio anno la frenata è “solo” del -6,9% con 1.683.119 auto nuove messe in circolazione. E c’è poco da fare: le previsioni per gli ultimi due mesi dell’anno non lasciano spazio a inversioni di tendenza, osserva Gianni Filipponi, il direttore generale dell’Unrae, l’associazione che rappresenta le case estere operanti in Italia, sottolineando che anche gli ordini dichiarati nel mese di ottobre, secondo quanto emerge da un primo scambio di informazioni con Anfia, hanno evidenziato una flessione di oltre il 20% con 160.000 unità, un valore mai così basso da quando, nel 1998, si raccolgono informazioni sui contratti stipulati.


Il presidente dell’Anfia, Eugenio Razelli, stima una chiusura 2010 a 1.940.000 immatricolazioni, il 10,2% in meno rispetto al 2009, con una perdita di 220mila unità. E’ decisamente negativo anche il risultato ottenuto da Fiat Group Automobiles, che il mese scorso ha accusato un calo delle immatricolazioni del 39,9 per cento, per una quota del 27,5% quando un anno fa era stata del 32,6 per cento. Sono 28.500 le vetture del marchio Fiat vendute in ottobre, con una diminuzione nel confronto con lo stesso mese 2009 del 42,2 per cento. Il brand ha ottenuto una quota del 20,4 per cento. Ancora una volta – osserva il gruppo torinese – va ricordato che Fiat ha subito perdite soprattutto per la mancanza nel 2010 di incentivi alla rottamazione di cui aveva usufruito lo scorso anno grazie alla sua gamma di vetture ecologiche.


Nonostante il calo delle vendite, i modelli di punta del marchio – sottolinea il Lingotto – rimangono saldamente nelle posizioni di vertice nella classifica delle vetture più vendute. Punto – con una quota del 22,2 per cento nel segmento B – è l’auto più venduta in ottobre, seguita dalla Panda, con il 35,9 per cento di quota nel segmento A. Punto e Panda sono le prime anche nel progressivo annuo, mentre la 500 occupa il quarto posto.

“Le auto di Fiat vendute ad ottobre sono state solo marginalmente più basse rispetto alle nostre attese: adesso ci aspettiamo un calo del 35% su base annua nel quarto trimestre”, commentano stamattina gli analisti di Mediobanca Securities, che hanno ribadito l’outperform su Fiat con target di 16 euro. “Nonostante i conti di bilancio nel terzo trimestre abbiamo mostrato una crescita positiva a livello di top line senza segnali di un rallentamento, per alcuni titoli (tra cui anche Fiat) potrebbe sussistere la possibilità che abbiano incorporato uno scenario troppo positivo”, avvertono.

Ma a dir la verità al Lingotto guardano già oltre. E’ ricca l’agenda di Fiat di questa settimana. L’appuntamento più atteso  è l’incontro di giovedì fra il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, e l’amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne. “Sarà lungo e approfondito”, ha anticipato il ministro, limitandosi ad aggiungere che “si parlerà anche di Termini Imerese, uno dei problemi più urgenti” per il quale esistono “cinque proposte concrete”.

La Fiom intanto è in pressing: anche negli ultimi giorni ha continuato ad insistere sulla necessità che Romani apra un tavolo generale con azienda e sindacati anche alla luce dei dati “gravi e preoccupanti, i peggiori della storia registrati a ottobre dalla Fiat sul mercato italiano”. “Puoi anche lavorare 365 giorni l’anno e 24 ore al giorno – ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani – ma se fai auto che poi non si vendono, la produttività sempre zero resta”. Anche Fim, Uilm e Fismic di Torino chiedono risposte urgenti sul futuro di Mirafiori.