Notizie Valute e materie prime Oro: WGC, la Cina è destinata a diventare il primo mercato nel 2012

Oro: WGC, la Cina è destinata a diventare il primo mercato nel 2012

16 Febbraio 2012 19:26

La Cina è destinata a diventare il primo mercato.  È quanto ha dichiarato Marcus Grubb, Direttore per gli investimenti del World Gold Council nel Gold Demand Trends, il rapporto trimestrale sul mercato dell’oro.  “Per quanto riguarda l’Asia -ha detto Grubb- nel 2011 è stato registrato un notevole incremento della domanda cinese e riteniamo che si tratti di una tendenza che continuerà anche il prossimo anno”. “È  probabile che la Cina nel 2012 diventi il primo mercato per questa materia prima”.

Tra il 2007 ed il 2011 la crescita della ricchezza nel Paese asiatico e le liberalizzazioni del mercato dei preziosi hanno permesso alla domanda di oro in arrivo da Pechino di salire del 140%. Il dato nel 2011, secondo i dati contenuti nel GDT, ha evidenziato un incremento del 20% attestandosi a 769,8 tonnellate ed avvicinandosi alle 933,4 tonnellate del primo acquirente a livello globale, l’India (1.006,3 tonnellate nel 2010). Secondo il report il dato relativo il subcontinente “è particolarmente degno di nota alla luce della volatilità dei prezzi e dell’indebolimento registrato nella seconda  metà dell’anno dalla rupia nei confronti del dollaro “. Dai due Paesi arriva il 49% delle richieste a livello globale.

La domanda complessiva di oro nel 2011 si è attestata a 4.067,1 tonnellate (4.050,7 tonnellate del 2010), il dato maggiore dal 1997. In termini assoluti la domanda totale ha superato per la prima volta i 200 miliardi di controvalore attestandosi a 205,5 miliardi di dollari. “Il driver è stato rappresentato -continua il report- dalla domanda per investimento, cresciuta a 1.640,7 tonnellate, il 5% in più rispetto al precedente record messo a segno nel 2010”.

In particolare evidenza anche gli acquisti arrivati dalle banche centrali, che dopo esser state venditrici del metallo tra il 1989 ed il 2009, a partire dal 2010 sono diventate acquirenti nette. Nell’anno da poco conclusosi gli acquisti degli istituti centrali sono saliti di 77 tonnellate a 439,7.

In deciso calo su base annua la domanda dei fondi ETF, scesa da 367,7 a 154 tonnellate. Nel quarto trimestre si è però assistito ad un’inversione di tendenza, con gli acquisti che sono passati dalle 22,3 tonnellate degli ultimi 3 mesi del 2010 a 86,8 tonnellate. In controtendenza Paulson & Co, l´hedge fund fondato da John Paulson.  I dati diffusi dalla statunitense Sec (Securities and exchange commission) hanno evidenziato che nel corso del quarto trimestre il fondo guidato dal miliardario statunitense ha ridotto la partecipazione detenuta nell´Etf SPDR Gold Trust del 15% a 17,3 milioni di quote, contro le 20,3 milioni detenute a fine settembre.

Dal lato dell’offerta, i dati del WGC hanno evidenziato un rialzo della produzione mineraria del 4% a 2.809,5 tonnellate mentre l’attività di riciclo è scesa del 2% a 1.611,9 tonnellate. Nel complesso l’offerta nel 2011 ha evidenziato una contrazione del 4% a 3.994 tonnellate.

“Da questi dati possiamo ricavare -ha detto Grubb- che nel 2011 due fattori hanno caratterizzato il mercato: la crescita della domanda asiatica da un lato e la necessità dei Paesi occidentali di cautelarsi contro l’incertezza dall’altro”. Grubb è decisamente ottimista per quanto riguarda i prezzi poiché nel lungo termine “ad un’offerta limitata farà da contraltare una domanda in crescita e ben diversificata”. Il consenso Bloomberg stima i prezzi dell’oro nel secondo trimestre in crescita dai 1.730 dollari attuali a 1.800 dollari l’oncia (+4%). Nel 2012 e nel 2013 il prezzo medio è pronosticato a 1.823 ed a 1.975 dollari l’oncia.