L’oro supera i $2.000 e mette nel mirino nuovi massimi storici (analisi tecnica)
Non si ferma il prezzo dell’oro che nelle ultime ore ha superato al rialzo la tanto monitorata area di resistenza dei 2.000 dollari/oncia, il prezzo più alto degli ultimi 13 mesi; e ora mette nel mirino i massimi storici.
Al momento le quotazioni dell’oro si trovano a 2.039 dollari, con un incremento del +2,7% solo da inizio settimana, portando così il bilancio da inizio anno ad un guadagno del +11,4%.
I motivi del rialzo
I recenti guadagni del metallo giallo sono giustificati oltre che da un dollaro in calo, anche dagli ultimi dati macroeconomici negli Stati Uniti che indicano una debolezza e quindi un rallentamento della maggiore economia al mondo.
Da questo punto di vista, il settore manifatturiero statunitense a marzo si è contratto per il quinto mese consecutivo, dopo un periodo di crescita di 28 mesi. Ma non solo, settimana scorsa i dati hanno mostrato che l’inflazione negli Stati Uniti è aumentata meno del previsto.
Questi segnali non fanno altro che alimentare le convinzioni che presto potrebbe esserci una pausa negli aumenti dei tassi di interesse da parte della Fed, sostenendo al tempo stesso la domanda del metallo prezioso.
Tuttavia, il rally dell’oro di questa settimana non è altro che la continuazione dei rialzi messi a segno da inizio marzo, quando era stato spinto dai crescenti nervosismi nel settore bancario in seguito al crollo della Silicon Valley Bank e della Signature Bank negli Stati Uniti, nonché dal crollo del Credit Suisse.
E ora la domanda è: dove arriveranno le quotazioni dell’oro?
Verso nuovi massimi storici
Il metallo giallo, dopo aver superato al rialzo i massimi raggiunti a marzo 2022 in occasione dello scoppio della guerra in Ucraina, ora sembra pronto a raggiungere presto un nuovo record, infatti, si stanno avvicinando sempre più al suo massimo storico registrato a quota $ 2.075,47 raggiunto nell’agosto 2020, dopo lo scoppio della pandemia.
“Se il livello a $ 2.050 l’oncia viene superato in modo sostenibile, il prezzo potrebbe rapidamente spostarsi verso il massimo storico di $ 2.070 l’oncia“, ha affermato Alexander Zumpfe, commerciante di metalli preziosi presso Heraeus. Tuttavia, Zumpfe ha affermato anche che i dati economici positivi sopra le aspettative potrebbero indicare una pressione inflazionistica sostenuta e, di conseguenza, la Fed potrebbe continuare ad aumentare i tassi.
Analisi tecnica
Dopo aver consolidato per diverso tempo l’area a quota 1.800 dollari l’oncia, le recenti turbolenze sui mercati finanziari hanno innescato un rally del prezzo dell’oro che è riuscito nel giro di poche settimane a superare le precedenti aree di resistenza, ora principali supporti, posti a: 1.877 dollari; 1.900 dollari, 1.950 dollari e 2.000 dollari. In tal senso, l’oro ha realizzato il +12% solo nell’ultimo mese, +25% dal suo recente minimo di novembre.
In caso di proseguimento della forza sul metallo giallo, il prossimo target da raggiungere sono i nuovi massimi storici a 2.075 dollari, anche se prima dovrà superare con volumi in aumento la prossima resistenza a 2.035 dollari. Al contrario, non emergono segnali di debolezza di breve periodo almeno fin tanto che i prezzi rimarranno sopra l’area dei 2.000 dollari
Inoltre, teniamo presente che alcuni investitori utilizzano alcuni metalli come oro, argento e rame come copertura contro la volatilità di mercato e contro una possibile recessione economica e la volatilità del mercato.
Boom di afflussi nell’oro
Il rally dell’oro si nota anche dai dati di FactSet i quali mostrano che lo SDPR Gold Shares, il più grande ETF sull’oro per asset in gestione, ha registrato afflussi di $ 1,139 miliardi nell’ultimo mese, con $ 146 milioni nell’ultima settimana.
Bene anche l’argento
Come sappiamo l’argento e l’oro sono fortemente correlati, ma quale metallo è meglio per gli investitori?
“La volatilità dei prezzi dell’argento può essere da due a tre volte maggiore di quella dell’oro“, secondo Morgan Stanley. Questo perchè il mercato dell’argento è molto più piccolo di quello del metallo giallo, con conseguente inferiore liquidità del mercato.
“Tuttavia, le crescenti applicazioni dell’argento nell’industria potrebbero iniziare a colmare il divario nel 2023, in particolare poiché il settore automobilistico passa maggiormente all’elettrico e forme alternative di energia vengono sfruttate attraverso il solare”.
Secondo un recente sondaggio online condotto da Kitco News, gli operatori si aspettano che il prezzo dell’oro possa raggiungere i 2.100 dollari l’oncia nel 2023 e l’argento potrebbe salire di oltre il 50% per raggiungere i 38 dollari l’oncia.