Ora Bhp Billiton punta direttamente su Alcoa
Potrebbe essere iniziata una nuova puntata nel film sul risiko delle materie prime che coinvolge potenze del calibro di Rio Tinto, Alcoa e Bhp Billiton. La temperatura è tornata ad alzarsi nuovamente ieri nel comparto dopo la diffusione di indiscrezioni sulla discesa in campo di quest’ultima. Secondo i rumors circolati in ambienti finanziari il colosso anglo-australiano starebbe pensando di lanciare un’offerta da 40 miliardi di dollari direttamente sulla statunitense Alcoa che diventerebbe dunque, da predatore, preda nell’ondata di M&A che sta interessando il settore.
Il gruppo statunitense è stato il protagonista primaverile del consolidamento del settore quando, dopo ben due anni di tentativi di accordo e inutili colloqui, la decisione di avanzare un’offerta ostile sulla canadese Alcan aveva ricevuto l’ennesimo rifiuto da parte del consiglio di amministrazione di quest’ultima. In quel caso erano stati 27 i miliardi di dollari in contanti e azioni messi sul tavolo da Alcoa ma il cda della compagnia canadese aveva ritenuto la cifra inadeguata a “riflettere il valore degli asset fortemente attrattivi di Alcan, le sue opportunità strategiche e le sue prospettive di crescita”. I 73,25 dollari per azione proposti da Alcoa erano d’altronde stati superati in poche ore dalle quotazioni di mercato del titolo Alcan, balzato oltre gli 80 dollari sulle attese di un rilancio. In seguito Alcan è riuscita a mantenere e incrementare la propria quotazione fino ad avvicinare i 90 dollari, a testimonianza della fluidità della situazione nel comparto.
Dall’eventuale accordo tra la compagnia canadese e Alcoa sarebbe nato il leader mondiale nell’alluminio con una capacità produttiva di oltre 1,5 tonnellate annue di allumina e un giro d’affari di oltre 54 miliardi di dollari. Una possibilità non certo gradita a Bhp Billiton che avrebbe visto limare le proprie quote di mercato e che già a maggio era intervenuta proponendosi di andare in soccorso di Alcan. Considerando il giudizio dato al tempo da molti analisti di mercato sul carattere difensivo dei tentativi di Alcoa, le voci di una discesa in campo di Bhp Billiton non appaiono improbabili. Tra gli obiettivi degli statunitensi vi era infatti sicuramente anche quello di raggiungere una massa critica capace di mettere in difficoltà eventuali scalatori mentre bisogna risalire a febbraio scorso per ritrovare nelle cronache le prime ipotesi di un interesse del gruppo anglo-australiano per Alcoa.