Operatori cauti nel giorno della Fed. Focus su Ftse Mib, Mediobanca e Intesa Sanpaolo
Investitori tutti in attesa di comprendere cosa deciderà la Fed e soprattutto cosa dirà sulle politiche monetarie dei prossimi anni. Il mercato si attende almeno un taglio di 25 pb. Una settimana che per ora non ha visto movimenti particolari. La riunione della Bce infatti non ha portato volatilità sui mercati e l’unico asset ad essersi acceso è stato quello petrolifero. Dopo che l’Arabia ha comunicato che il recupero dei livelli produttivi sarà più rapido delle prime stime, ci sono state forti vendite sul brent. Migliora invece il clima USA-Cina dopo che l’advisor economico della Casa Bianca, Kudlow, ha segnalato progressi nell’eliminazione delle barriere sui prodotti agricoli.
Quest’oggi, oltre ad analizzare il Ftse Mib, faremo anche l’analisi su Mediobanca e Intesa Sanpaolo. Circa Mediobanca ricordiamo che, nonostante Mediobanca sia vicina ai massimi pluriennali, Leonardo Del Vecchio vede ancora tanto valore in piazzetta Cuccia. Così si spiega il blitz di mr Luxottica che prende posizione nella merchant bank con una quota vicina al 7%, attestandosi come terzo maggior azionista. Del Vecchio in tal modo rafforza anche il suo peso in Generali, dove è azionista storico. Approfondimento al link.
Ftse Mib: prese di beneficio in attesa Powell
Quadro grafico per ora invariato per il Ftse Mib in attesa delle parole del Presidente della Fed, che potrebbe svolgere funzione di catalyst. L’indice è tornato al di sotto dei 22.000 punti, senza però prendere una direzione precisa.
I livelli più importanti rimangono quindi gli stessi. Al rialzo la resistenza statica dei 22.357 punti, livello che andrà infranto con forza per mettere nel mirino i 23.000 punti. Al ribasso il supporto di breve più importante è a 21.500 punti. In caso di break ritorni verso 21.000 e 20.643 punti.
Per chi volesse operare sul Ftse Mib con certificati a leva long, si potrebbe considerare per esempio il Turbo Long con ISIN: NL0013491830. In alternativa chi ha view ribassista può operare con questo Turbo Short ISIN: NL0013492325.
Mediobanca: mantiene maggior forza relativa e attacca i 9,666 euro
Mediobanca, dopo il bullish engulfing che a metà agosto ha sancito l’inversione di tendenza al rialzo, si è riportata al test della resistenza chiave a 9,666 euro. Livello che aveva già bloccato a metà aprile il titolo della banca italiana. Sul break di tale livello Mediobanca darebbe un segnale positivo con target a 10 euro e 10,5 euro (massimo del 2018). Al ribasso invece il primo supporto di breve è a 9,388 euro. In caso di rottura i corsi potrebbero proseguire verso i 9 euro e 8,6 euro.
Per chi volesse operare su Mediobanca con certificati a leva long, si potrebbe considerare per esempio il Turbo Long con ISIN: NL0013495070. In alternativa chi ha view ribassista può operare con questo Turbo Short ISIN: NL0013495153.
Intesa Sanpaolo: pull back su 2,1115, ora necessario break 2,193 euro
Intesa Sanpaolo mantiene un quadro grafico positivo. In particolare, il titolo ha infranto la resistenza dei 2,1115 euro e la trend ribassista di lungo corso, avviata a maggio del 2018, ma ha subito uno stop a 2,193 euro. Da qui è partito il pull back sul supporto a 2,1115 euro. In tale scenario, il segnale rialzista si avrà al break di 2,193 euro con target 2,355 euro e 2,5 euro. Al ribasso invece, una rottura con volatilità dei 2,1115 euro potrebbe aprire verso i 2 euro.
Per chi volesse operare su Intesa Sanpaolo con certificati a leva long, si potrebbe considerare per esempio il Turbo Long con ISIN: NL0013875347. In alternativa chi ha view ribassista può operare con questo Turbo Short ISIN: NL0013494644.