Ocse taglia stime su Pil Italia e vede crescita globale ai minimi a 5 anni
L’economia mondiale quest’anno crescerà a ritmo decisamente più lento del previsto e sarà necessario implementare nuove politiche pro-crescita per rafforzare la congiuntura e ridurre i rischi finanziari. Non è affatto roseo il quadro dipinto dall’Ocse nel suo nuovo Economic Outlook Interim. Tagliate le stime su tutte le principali aree economiche con sforbiciata anche sull’Italia.
La crescita globale è vista attestarsi al 3% quest’anno e del 3,3% nel 2017, a livelli inferiori dello 0,3% in entrambi gli anni rispetto a quanto previsto in precedenza. L’Organizzazione di Parigi aveva già tagliato più volte lo scorso anno le stime di crescita globale per il 2016 passando dal +3,8% indicato a giugno al +3,6% stimato a settembre e il +3,3% di novembre. “I dati recenti hanno deluso e gli indicatori puntano a una crescita più lenta nelle principali economie, nonostante la spinta che arriva dal basso prezzo del petrolio e dai bassi tassi di interesse”, ha detto il capo economista dell’OCSE, Catherine L. Mann. “Dati i notevoli rischi al ribasso derivanti dalla volatilità del settore finanziario e il debito dei mercati emergenti – prosegue l’economista dell’Ocse – è urgente concentrandosi su un maggiore utilizzo delle politiche strutturali e fiscali pro-crescita al fine di rafforzare la crescita e ridurre i rischi finanziari”.
Pil Italia visto a +1% nel 2016
L’area dell’euro è destinata a crescere a un tasso dell’1,4 per cento nel 2016 e un ritmo 1,7 per cento nel 2017. Sono le nuove stime riportate nell’Economic Outlook Interim pubblicato oggi dall’Ocse. Precedentemente l’Ocse stimava un +1,0% per l’area euro nel 2016. Per la Germania prevede una crescita del 1,3 per cento nel 2016 (dal precedente +1,8%) e dell’1,7 per cento nel 2017, in Francia del 1,2 per cento nel 2016 e 1,5 per cento nel 2017. Per l’Italia l’Ocse stima un tasso di crescita dell’1 per cento nel 2016 rispetto al +1,4% indicato lo scorso autunno. Confermata invece a +1,4 per cento la stima per il pil 2017.
L’area dell’euro è destinata a crescere a un tasso dell’1,4 per cento nel 2016 e un ritmo 1,7 per cento nel 2017. Sono le nuove stime riportate nell’Economic Outlook Interim pubblicato oggi dall’Ocse. Precedentemente l’Ocse stimava un +1,0% per l’area euro nel 2016. Per la Germania prevede una crescita del 1,3 per cento nel 2016 (dal precedente +1,8%) e dell’1,7 per cento nel 2017, in Francia del 1,2 per cento nel 2016 e 1,5 per cento nel 2017. Per l’Italia l’Ocse stima un tasso di crescita dell’1 per cento nel 2016 rispetto al +1,4% indicato lo scorso autunno. Confermata invece a +1,4 per cento la stima per il pil 2017.
Confermate stime su Cina, per Brasile atteso tonfo del 4% nel 2016
La Cina dovrebbe continuare riequilibrare la sua economia dalla produzione ai servizi, con crescita prevista pari a 6,5 per cento nel 2016 e del 6,2 per cento nel 2017. Tra le altre big emergenti l’India è vista continuare a crescere fortemente con +7,4 per cento nel 2016 e +7,3 per cento nel 2017. Al contrario, l’economia del Brasile sta vivendo una profonda recessione e l’Ocse prevede una flessione del 4 per cento quest’anno per cominciare a emergere dalla recessione l’anno prossimo.
La Cina dovrebbe continuare riequilibrare la sua economia dalla produzione ai servizi, con crescita prevista pari a 6,5 per cento nel 2016 e del 6,2 per cento nel 2017. Tra le altre big emergenti l’India è vista continuare a crescere fortemente con +7,4 per cento nel 2016 e +7,3 per cento nel 2017. Al contrario, l’economia del Brasile sta vivendo una profonda recessione e l’Ocse prevede una flessione del 4 per cento quest’anno per cominciare a emergere dalla recessione l’anno prossimo.
Taglio delle stime anche sugli Stati Uniti con Pil 2016 visto a +2% dal +2,5% indicato in precedenza.