Nvidia verso la trimestrale: valutazioni AI e DeepSeek sotto la lente

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Uno degli eventi chiave della prossima settimana per i mercati sarà la pubblicazione dei risultati di Nvidia, in calendario il 26 febbraio dopo la chiusura di Wall Street. Il colosso statunitense dei chip sarà chiamato a confermare le forti aspettative di crescita e ad alleviare le preoccupazioni sulle valutazioni elevate dei titoli legati all’intelligenza artificiale, esplose con l’irruzione sul mercato della cinese DeepSeek.
Il consensus sui risultati di Nvidia
Nvidia si appresta a diffondere i conti del quarto trimestre fiscale e del full year chiuso a gennaio 2025. Le aspettative degli analisti per gli ultimi tre mesi dell’esercizio indicano un fatturato di 38,2 miliardi di dollari (+73%), con ricavi da Data Center per 34 miliardi, un utile operativo di 24,5 miliardi (+80%) e un risultato netto di circa 20 miliardi (+63%).
Nell’intero esercizio, il consensus prevede ricavi per 129,4 miliardi (+112%), di cui 113,6 miliardi da Data Center, un utile operativo di 84,7 miliardi (+157%) e un Eps di 2,925 dollari (+145%).
Focus su prospettive domanda e nuovi chip
Oltre ai risultati, molta attenzione sarà riservata alla guidance e ai commenti del Ceo Jen-Hsun Huang sulla domanda. Come sottolineato da Bank of America, l’outlook potrebbe essere influenzato dalla transizione dell’azienda verso la vendita dei nuovi chip Blackwell, che hanno già incontrato alcuni ostacoli negli ultimi mesi.
Un altro tema caldo riguarderà senz’altro le tensioni geopolitiche con la Cina, verso la quale sono già state imposte restrizioni alle vendite di chip e potrebbero arrivarne di nuove, a maggior ragione dopo le accuse di furto dei dati da OpenAI rivolte a DeepSeek.
Il titolo chiude il gap del 27 gennaio
Il titolo ha totalmente recuperato le perdite del 27 gennaio scorso, quando il ciclone DeepSeek si è abbattuto sul settore tecnologico, innescando un sell-off che ha spinto Nvidia a registrare la peggior performance giornaliera di sempre con un tracollo del 17%. Da allora ha guadagnato il 17,7%, chiudendo la seduta di ieri a 139,4 dollari dopo aver toccato un picco intraday di 143,44 dollari.
La volatilità implicita nelle opzioni stima che il titolo possa muoversi al rialzo o al ribasso di circa l’8% dopo la pubblicazione dei conti. Le raccomandazioni degli analisti che seguono Nvidia si dividono tra 69 “buy”, 7 “hold” e 1 “sell”, con un target price medio di 174 dollari.
Rientrati i timori legati a DeepSeek
L’avvento di DeepSeek ha inizialmente messo in dubbio la supremazia di Nvidia e delle altre big tech, suggerendo una rivalutazione dei loro massicci investimenti in AI e delle loro quotazioni di borsa. La società cinese, infatti, ha mostrato risultati competitivi dichiarando costi energetici inferiori e utilizzando chip meno avanzati. In seguito, i timori si sono dissipati, un po’ perché DeepSeek usa per l’inferenza chip Nvidia, un po’ grazie alle rassicurazioni dei giganti del settore che non vedono una minaccia nel nuovo modello, per quanto innovativo.
L’ultimo spunto positivo è arrivato da Grok-3, il chatbot della startup xAI di Elon Musk, che ha dimostrato capacità di elaborazione superiori a quelle dei rivali. Lo sviluppo di Grok-3, infatti, è stato possibile grazie ad una massiccia scorta di chip Nvidia. Il data center di Memphis di xAI è stato inaugurato con 100.000 GPU e potrebbe espandersi fino a 1 milione.
Nvidia esposta a volatilità ma resta leader del settore
Il “panic selling” innescato da DeepSeeek potrebbe non rimanere un caso isolato. Da tempo, infatti, gli investitori si interrogano sulle valutazioni monstre di Nvidia e degli altri titoli legati all’intelligenza artificiale e sono pronti a interpretare ogni segnale come un invito a vendere. Dall’altro lato, però, la strada per lo sviluppo dell’AI sembra destinata a passare ancora in gran parte dai chip dell’azienda guidata da Jen-Hsun Huang, il che dovrebbe continuare a sostenerne la domanda.
Le pressioni competitive, da parte di società come DeepSeek o di modelli sviluppati internamente dai colossi tecnologici di Wall Street, potrebbero aumentare in futuro. Ma Huang sostiene, e molti sono d’accordo con lui, che Nvidia non stia semplicemente vendendo chip, ma una piattaforma integrata di intelligenza artificiale. Il suo software CUDA, infatti, è sempre più popolare tra gli sviluppatori AI e al momento è compatibile solo con chip Nvidia.
Nvidia chiude i conti delle big tech
Con riferimento agli altri componenti dei cosiddetti “Magnifici Sette”, l’ultima tornata di trimestrali ha evidenziato complessivamente utili sopra le attese, mentre i ricavi sono stati sostanzialmente in linea con le previsioni, segnando un’inversione di tendenza rispetto al passato.
Come sottolineato da Massimo De Palma, Head of Multi Asset Team di GAM (Italia) SGR, “il mercato sta riequilibrando il peso delle Big Tech, dopo anni in cui hanno trainato gli indici, un segnale salutare per il mercato nel suo complesso. Ora l’attenzione si sposta su Nvidia, il barometro dell’AI, e le sue previsioni saranno decisive per capire se l’euforia attorno al settore potrà continuare”.
Filippo Diodovich, Senior Market Strategist IG Italia, ha espresso una visione “molto cauta su Nvidia” mentre Benjamin Melman, Global CIO di Edmond de Rothschild AM, ha ribadito che “le aziende legate all’AI sono sopravvalutate”, preferendo società “che possiedono i dati e saranno in grado di fare la differenza utilizzando l’intelligenza artificiale”.