Nvidia: fari puntati sulla GTC 2025, oggi parla il Ceo Jensen Huang

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La conferenza annuale degli sviluppatori di Nvidia arriva in un momento di grandi pressioni sulle big tech statunitensi, con gli investitori in fuga dai Magnifici 7 e i crescenti dubbi sulle valutazioni del settore, mentre le prospettive per l’economia Usa appaiono meno rosee, in un contesto appesantito dai dazi. Nel keynote in programma oggi alla GTC AI Conference 2025 il Ceo di Nvidia, Jensen Huang, condividerà le novità in materia di chip, intelligenza artificiale, robotica, quantum computing e altro ancora, ma potrebbe non bastare a invertire la rotta del titolo, in calo del 3% in apertura. Focus in particolare sulla gamma di GPU Blackwell, la concorrenza della Cina e le prospettive di crescita dell’AI.
I temi del discorso di Huang, Ceo di Nvidia
Il programma della GTC AI Conference di questa settimana prevede oggi un keynote di Jensen Huang, divenuto ormai una figura di spicco della Silicon Valley. Gran parte dell’attenzione nel corso del suo intervento sarà rivolta alla piattaforma Blackwell, la cui introduzione ha incontrato più difficoltà del previsto, e alla gamma di chip Blackwell Ultra in rampa di lancio, ma potrebbero arrivare dettagli tecnici sull’architettura della successiva linea di prodotti Rubin.
Huang potrebbe anche annunciare partnership e discutere nuovamente della piattaforma software di robotica Cosmos, come avvenuto nel corso del Consumer Electronics Show di gennaio. In ogni caso, le indicazioni più interessanti sono attese non tanto dal discorso di Huang quanto dalle “chiacchiere” tra sviluppatori e clienti presenti alla conferenza.
Nvidia in calo con le Magnifiche 7 nel 2025
L’intervento di Huang rappresenta una potenziale occasione per fornire rassicurazioni agli investitori, preoccupati per un rallentamento della spesa in GPU nel contesto della guerra commerciale innescata da Donald Trump. Eventuali segnali di rallentamento nella costruzione di data center di intelligenza artificiale potrebbero invece appesantire ulteriormente il sell-off che ha investito le big tecnologiche da inizio anno.
Nvidia è in calo del 14% nel 2025, in linea con i ribassi delle altre componenti dei cosiddetti Magnifici 7. L’arrivo sul mercato di DeepSeek, la startup cinese che afferma di aver creato un modello di intelligenza artificiale a un costo molto inferiore rispetto ai suoi rivali statunitensi, ha alimentato i dubbi sulle valutazioni dei colossi tecnologici di Wall Street e sui loro rendimenti futuri, alla luce dei miliardi di dollari di investimenti per aumentare la capacità di intelligenza artificiale. Nemmeno i conti di Nvidia hanno risollevato l’umore dei mercati.
Il rapporto P/E a 12 mesi delle Magnificent Seven è sceso a 26x, sui minimi da ottobre-novembre 2023 e al di sotto della media quinquennale, anche se le valutazioni hanno ancora molto spazio prima di raggiungere i minimi del 2018 e del 2022.
Focus sui nuovi chip Blackwell Ultra
Tra gli analisti, Wedbush pone l’accento sulla presentazione dei nuovi chip AI GB300 (“Blackwell Ultra”), le cui consegne potrebbero già cominciare a maggio, accelerando la sostituzione dei GB200. Se l’annuncio del nuovo processore è “ampiamente previsto”, l’avvio delle spedizioni nel secondo trimestre sarebbe visto come “un risultato positivo per Nvidia”.
Per Gabriel Debach, market analyst di eToro, il titolo “potrebbe reagire con forza agli annunci relativi alle nuove tecnologie AI e alle applicazioni nel settore automotive e della robotica. Una vera e propria bussola per l’intero comparto tech, capace di anticipare scenari futuri con il potenziale di rivoluzionare interi settori”.