Notizie Nuovo sprint del biglietto verde, minute Fed alimentano attese rialzo tassi

Nuovo sprint del biglietto verde, minute Fed alimentano attese rialzo tassi

20 Novembre 2014 08:40

La Fed innesca una nuova corsa al biglietto verde. Questa mattina il dollaro statunitense si sta apprezzando rispetto a tutte le altre principali valute con il cross dollaro/yen spintosi ai nuovi massimi a un soffio da quota 119, mentre il dollar index si è portato a ridosso di quota 88. Il biglietto verde si è avvantaggiato dopo le minute soprattutto contro le due valute dichiaratamente aperte alla svalutazione, il dollaro australiano e lo yen giapponese. “Il primo non fa parte dei Paesi la cui crescita economica è vista in pericolo e sotto pressione, il secondo invece si”, rimarca Matteo Paganini, chief Analyst di FXCM Italia.

Sul fronte dollaro Us dominano le attese per un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve nel corso del prossimo anno. I verbali della riunione Fed di fine ottobre hanno evidenziato che tra i banchieri centrali c’è un dibattito aperto sulla tempistica del rialzo dei tassi d’interesse, previsto per il 2015. “Un certo numero di partecipanti ritiene che potrebbe presto essere utile chiarire l’approccio del comitato circa il ritmo di aumento dei tassi”, rimarcano le minute Fed pubblicate ieri sera. Dalle minute della Fed non emergono invece preoccupazioni eccessive all’interno del FOMC circa le possibili ripercussioni economiche del rafforzamento del dollaro negli ultimi mesi. 

“Per quanto concerne il discorso tassi, i partecipanti al meeting sono stati d’accordo sul fatto che occorra valutare i prossimi dati prima di decidere quando procedere con un rialzo di tassi – commenta Paganini – ma ci sono state discussioni sulla possibilità di cambiare il wording del comunicato. Un paio di membri hanno infatti suggerito di rimuovere l’aggettivo “considerable” (relativo al periodo di tempo per cui i tassi verranno mantenuti fermi) in quanto potrebbe fuorviare gli operatori che potrebbero pensare come la decisione di rialzo non dipenda direttamente dalla valutazione delle prossime rilevazioni macro”.