Nuovo Express Certificate su Enel e Eni: cedole mensili con memoria e rimborso anticipato
Nelle ultime settimane i mercati ci hanno ricordato quanto siano diventati imprevedibili e difficili da gestire. Dopo un rialzo monstré che ha caratterizzato soprattutto il mercato americano, con il Nasdaq 100 che è andato a segnare nuovi massimi storici e l’S&P 500 comunque non lontano da quelli 2020, la volatilità è tornata con prepotenza a fare da protagonista. Lo abbiamo visto giovedì 11 giugno quando il VIX è piombato in una sola seduta sopra i 40 punti, livello che non si vedeva dalla seconda metà di aprile. Le vendite infatti sono state fortissime con gli indici principali in calo anche di oltre il 5%. A scuotere gli operatori le parole di Powell che di fatto ha consegnato ai mercati, dopo 6 mesi, un outlook debole sull’economia USA. Hanno influito negativamente anche i timori per una seconda ondata covid in diversi Paesi, compresi gli Stati Uniti e la Cina.
Uno scenario di mercato che rimane molto incerto e su cui non è facile operare. A tal proposito i certificati d’investimento assumono un ruolo centrale con la loro capacità di implementazione di strategie integrate nel prodotto stesso che possono aiutare gli investitori a ridurre la volatilità del proprio portafoglio.
A tal proposito EFG International, ha recentemente lanciato un nuovo Express Certificate tramite la ben collaudata piattaforma multi-emittente di Leonteq. Il certificato è strutturato su un paniere worst of composto da due tra i principali titoli di Piazza Affari, Enel ed Eni. Il prodotto finanziario, emesso a 1.000 euro per certificato con ISIN CH0542387649, è stato pensato appositamente come strategia per fronteggiare l’eventuale volatilità che potrebbe ancora caratterizzare il breve e medio termine. Come funziona l’Express Certificate?
Il prodotto stacca delle cedole mensili da 6,67 euro per certificato (fino all’8% annuo), a condizione che nelle date di valutazione intermedie ambo i sottostanti quotino a valori superiori alle rispettive barriere cedolari. Le barriere cedolari sono poste al 60% del Livello di Fixing iniziale, rispettivamente a 4,41 euro per Enel e 5,15 euro per Eni. Livelli molto difensivi per entrambi i titoli. In particolare, Eni, titolo ciclico quindi più volatile rispetto ad Enel (difensivo), ha una barriera cedolare su un livello che il titolo non vede dal 1996. Anche in caso di volatilità di breve e quindi di mancato pagamento di una o più cedole, l’effetto memoria consentirà nelle date di valutazione intermedie successive di ottenere la cedola più tutte quelle non pagate. Inoltre, il certificato prevede anche l’opzione di rimborso anticipato a condizione che, nelle date mensili di rimborso anticipato (a partire dal 12 ottobre 2020), ambo i sottostanti quotino al di sopra dei livelli di rimborso anticipato, che sono pari al 100% dello strike per le prime nove osservazioni mensili e poi decrescenti del 5% ogni anno fino al 90% (a partire dal 12 luglio 2022). Quindi i livelli iniziali da considerare a partire dal 12 ottobre 2020 sono 7,35 euro per Enel e 8,59 euro per Eni (tali valori, come anticipato, decresceranno durante la vita del certificato). Se tale condizione si dovesse verificare, il certificato restituisce il valore nominale più la cedola.
A scadenza, il 12 giugno 2023, si potranno verificare due scenari. Se l’Evento barriera non si è verificato, l’investitore riceverà il rimborso del valore nominale pari a 1.000 euro per certificato. Se l’evento barriera si è verificato, l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance del sottostante, con conseguente perdita sul capitale investito.
(Un Evento Barriera si considera realizzato quando il Livello di Fixing Finale di almeno un Sottostante è pari o inferiore il rispettivo Livello Barriera).
Per ulteriori informazioni vista il link.