Nuovi record per il Dow Jones, per Exxon il miglior bilancio della storia americana
Nuovo massimo storico per l’indice Dow Jones, giunto nei primi minuti dall’avvio delle contrattazioni a New York a quota 12665 punti. Effetto Fed, ma non solo. Il mercato guarda con favore alla scelta della banca centrale di mantenere fermi i tassi, ma soprattutto apprezza lo schiarirsi del quadro macroeconomico dipinto ieri sera da Bernanke e dagli ultimi dati sull’economia.
“I recenti indicatori hanno suggerito una più solida crescita”, si è letto nel comunicato della Fed, che parlando dello scenario inflazionistico ha invece usato la frase “moderato miglioramento”. Quanto di meglio i mercati potessero aspettarsi in ottica tassi d’interesse, che ora secondo gli analisti potrebbero avere qualche possibilità in più di essere ridotti. Lo spettro della recessione poi appare messo da parte. Non solo la stessa Fed ha parlato di “segni di ritrovata stabilità del mercato immobiliare”, ma anche i consumi delle famiglie, parte integrante dei dati sul Pil diffusi ieri, hanno mostrato una crescita superiore al 6% negli ultimi tre mesi del 2006. Anche Alessandro Fugnoli, strategist di Abaxbank, parla oggi nella sua nota settimanale “Il rosso e il nero” di “stato di perfezione macro”, pur mettendo in guardia che se l’attuale condizione indurrà mercati a salire ulteriormente la correzione sarà inevitabile e proporzionata all’esuberanza che l’avrà preceduta. “Il problema degli stati di perfezione -scrive Fugnoli – è che non sono eterni e non possono diventare ancora più perfetti”.
Non c’è solo la macroeconomia a trainare il Dow. Diversi sono infatti i titoli che all’interno del paniere segnano attualmente un progresso superiore al punto percentuale. Si tratta di alcuni colossi industriali della cosiddetta old economy come Alcoa, Boeing, Caterpillar e Dupont, mentre è poco variato il titolo Exxon, nonostante la società abbia riportato prima dell’apertura utili 2006 per 39,5 miliardi di dollari, il suo miglior risultato di sempre, ma anche il maggior utile mai registrato da un’azienda americana. Il record precedente apparteneva ancora a Exxon, che nel 2005 aveva chiuso l’esercizio con profitti per 36,13 miliardi. Da primato anche il fatturato, salito a 377,64 miliardi. Un campanello d’allarme è suonato però negli ultimi tre mesi dell’anno, quando gli utili di Exxon hanno registrato una flessione del 4% a 10,25 miliardi.