Nuove consultazioni al Quirinale: tensione nel centrodestra dopo proposta Di Maio. Senza accordo verso governo tregua?
A poco più di due mesi dal voto del 4 marzo il Quirinale terrà oggi un nuovo giro di consultazioni, il terzo, che durerà solo una giornata. E a 24 ore dalla nuova attesa tornata di colloqui al Colle convocati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tengono banco le ultime dichiarazioni di Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle, che si è detto pronto a fare un passo indietro e rinunciare alla premiership. Quindi apertura a un premier terzo, ma con un no fermo a Silvio Berlusconi. E quest’ultimo punto ha fatto salire la tensione tra la Lega e Forza Italia nel vertice di ieri del Centrodestra. E in questo scenario attendista lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco si muove sotto i 124 punti base, con il rendimento del bond decennale italiano sul mercato secondario che si attesta all’1,766%. Il tasso del Bund di pari scadenza è invece allo 0,531 per cento.
L’ultima mossa dei Grillini
“Se il punto è realizzare un programma elettorale, e quell’ostacolo è Luigi Di Maio premier, come ho detto e dico pubblicamente oggi a Matteo Salvini: scegliamo insieme il presidente del Consiglio dei Ministri a patto che sia a capo di un governo politico M5S-Lega e realizzi il reddito di cittadinanza, l’abolizione della legge Fornero e una legge anticorruzione. Se l’obiettivo è realizzare i fatti, come abbiamo detto in campagna elettorale, una soluzione dobbiamo trovarla. Soprattutto se il rischio è che arrivi un altro algido governo tecnico. Se dovesse arrivare un’altra chiusura non avremmo alcun problema nel ritornare al voto. Con un governo tecnico, il problema è la connessione con il Paese”. È quanto ha dichiarato Luigi Di Maio, nel corso del programma di Lucia Annunziata “In mezz’ora”, andato in onda ieri su Raitre.
“Le confermo che possiamo scegliere un presidente del consiglio dei ministri che non sia io, e anche Salvini è disponibile a fare un passo indietro. Scegliamo una persona politica. Ci mettiamo attorno a un tavolo e la Lega e il M5S scelgono una personalità che possa rappresentare due forze politiche che hanno oltre il 50% dei voti di chi è andato a votare alle ultime elezioni”. E incalzato sul profilo Di Maio risponde: “Non ho pregiudizi sul tecnico in se, ma sul fatto che solo facendo quadrare i conti possa risolvere i problemi del Paese. C’è bisogno di gente che abbia testa e cuore”.
Mattarella e l’ipotesi del Governo tregua
Oggi dalle 10 alle 18 si terranno le consultazioni. Già questa sera se non si arriverà a un accordo, secondo quanto riportato dalla stampa nazionale, Sergio Mattarella potrebbe annunciare il cosiddetto esecutivo di tregua, affidando l’incarico a un esponente delle istituzioni esterno ai partiti. Il governo avrebbe il compito di preparare, come ricorda “Il Corriere della Sera” in edicola oggi, la legge di Stabilità, per scongiurare l’esercizio provvisorio e l’aumento dell’Iva. Al voto si tornerebbe nella Primavera 2019.
Ecco il calendario delle consultazioni di oggi al Quirinale (Leggi qui).