Nuova Zelanda: Fitch e S&P tagliano merito di credito di un gradino, preoccupa crescita debito
Rating passa da AA+ ad AA
Doppio placcaggio subito dalla Nuova Zelanda in un solo giorno. Quando i mondiali di rugby sono in pieno svolgimento nella terra degli All Blacks, due delle tre principali agenzie di rating mondiali hanno deciso a distanza di poche ore di declassare il merito di credito sul debito a lungo termine della Nuova Zelanda. Fitch Rating e Standard & Poor’s hanno entrambe rivisto al ribasso di un gradino il rating sul debito a lungo termine in valuta straniera del Paese dell’Oceania portandolo da AA+ ad AA.
L’altra agenzia di rating, Moody’s, risulta l’unica a indicare rating tripla A sul debito in valuta estera della Nuova Zelanda con outllok stabile.
A preoccupare maggiormente le due agenzie di rating statunitensi è l’elevato livello di debito del Paese. Fitch ha sottolineato che la decisione è frutto dell’alto livello di debito estero, che presenta una deviazione eccessiva rispetto alle nazioni sviluppate. Una debolezza che appare destinata a continuare alla luce del crescente deficit delle partite correnti. Standard & Poor’s rimarca anche l’incremento delle spese governative a seguito del terremoto di febbraio a Christchurch, in cui morirono 181 persone. S&P ha ridotto anche il rating sul debito in valuta locale di un gradino ad “AA+” con outlook stabile. Tra le criticità citate da S&P ci sono anche l’elevato indebitamento delle famiglie e la dipendenza dalle materie prime.
Deficit partite correnti atteso in ulteriore aumento
Il livello di debito estero della Nuova Zelanda, rimarca Fitch, alla fine dello scorso anno risultava pari all’83% del pil in dollari Usa, decisamente oltre il 10% medio delle altre nazioni con rating AA. Il deficit delle partite correnti (l’eccesso di import rispetto all’export, ndr) è atteso in progresso nei prossimi anni (4,9% nel 2012 e 5,5% nel 2013). Fitch ha inoltre posto l’accento sulla crescita inferiore alla media dei Paesi di pari merito di credito: negli ultimi 5 anni il Paese dell’Oceania è cresciuto in media dello 0,7% annuo rispetto al +1,1% medio degli altri Paesi con rating AA.
Il livello di debito estero della Nuova Zelanda, rimarca Fitch, alla fine dello scorso anno risultava pari all’83% del pil in dollari Usa, decisamente oltre il 10% medio delle altre nazioni con rating AA. Il deficit delle partite correnti (l’eccesso di import rispetto all’export, ndr) è atteso in progresso nei prossimi anni (4,9% nel 2012 e 5,5% nel 2013). Fitch ha inoltre posto l’accento sulla crescita inferiore alla media dei Paesi di pari merito di credito: negli ultimi 5 anni il Paese dell’Oceania è cresciuto in media dello 0,7% annuo rispetto al +1,1% medio degli altri Paesi con rating AA.
Kiwi in difficoltà
Il declassamento deciso dal Fitch e S&P ha messo sotto pressione la valuta neozelandese che già nelle ultime settimane era stata tra le più penalizzate. Il dollaro neozelandese è sceso a 0,764 rispetto al dollaro Usa, con un bilancio negativo del 3,5% circa nelle ultime tre sedute.