Notizie Notizie Mondo Nuova tegola su Toyota, controlli anche sulle ibride Prius

Nuova tegola su Toyota, controlli anche sulle ibride Prius

4 Febbraio 2010 11:43

I guai per Toyota sembrano non avere fine. A poco più di una settimana da richiamo di 8 modelli negli Stati Uniti per potenziali problemi legati ai pedali dell’acceleratore, sono spuntati ora anche i potenziali difetti al sistema frenante delle ibride Prius, motivo d’orgoglio del gruppo nipponico. Un nuovo possibile richiamo che ha messo sotto pressione sulla Piazza giapponese il titolo Toyota che ha terminato le contrattazioni in calo di circa il 4%.


Secondo quanto riportato dalle principali agenzie stampa la casa automobilistica nipponica potrebbe decidere in questi giorni di richiamare anche il modello Prius dopo che il ministro per gli Affari dei consumatori Mizuho Fukushima ha convocato i vertici della società, chiedendo di indagare sulla questione dei presunti freni difettosi dell’ibrida Prius. “La possibilità di un richiamo non è un’ipotesi da scartare”, ha dichiarato un portavoce di Toyota. E ha aggiunto: “La compagnia sta considerando diverse misure che potrebbero includere anche un richiamo”.
Una nuova tegola  a cui si sommano le dichiarazioni di ieri del segretario statunitense ai Trasporti. “Chiunque possieda una di queste auto non la guidi più, la porti alla Toyota per farla controllare e riparare”, ha annunciato senza mezzi termini dal segretario Ray Lahood . 


Mentre il mercato guarda con apprensione a questi nuovi sviluppi, Toyota ha comunicato i conti trimestrali. Nel terzo trimestre dell’esercizio fiscale 2009 Toyota Motor ha registrato profitti per 153,2 miliardi di yen dalla perdita pari a 164,6 miliardi registrata nello stesso periodo dell’anno passato. Nel trimestre in esame i ricavi della casa automobilistica giapponese hanno registrato un rialzo del 10,2%, attestandosi a 5,3 trilioni. La compagnia nipponica si attende per l’esercizio che verrà chiuso il prossimo 31 marzo profitti pari a 80 miliardi di yen rispetto alla perdita pari a 200 miliardi prevista in precedenza. Attesi in crescita anche i ricavi netti, che dovrebbero passare da 18.000 a 18.500 miliardi di yen.