Notizie Notizie Mondo I numeri di Alcoa non convincono, oggi tocca a Intel

I numeri di Alcoa non convincono, oggi tocca a Intel

13 Aprile 2010 07:44

Parte senza verve la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti. Come di consueto è stata Alcoa ad aprire le danze riportando ricavi in ascesa ma meno delle attese e aspettandosi una ripresa della domanda non robusta nel corso dell’anno.  Il colosso dell’alluminio ha riportato una perdita trimestrale di 201 milioni di dollari, pari a 0,20 dollari per azione, in miglioramento rispetto al rosso di 497 milioni dello stesso periodo del 2009. Escluse le voci straordinarie l’utile per azione sarebbe stato di 0,1 dollari, sostanzialmente in linea con le attese del mercato. I ricavi sono saliti a 4,89 miliardi di dollari dai 4,15 miliardi del primo trimestre 2009. Il consensus era di ricavi a 5,23 mld. La crescita nell’ordine del 18% dei ricavi è sostanzialmente inferiore al +57% messo a segno dai prezzi dell’alluminio negli ultimi 12 mesi. Rispetto al trimestre precedente i prezzi dell’alluminio e dell’allumina sono saliti rispettivamente dell’8% e del 13%.


Il ceo di Alcoa, Klaus Kleinfeld, ha rimarcato come l’economia statunitense si rafforzerà lievemente nel corso del 2010, mentre la domanda globale di alluminio è vista in progresso del 10% nel 2010. “Si prospetta un anno migliore rispetto al 2009 – ha rimarcato il ceo di Alcoa nel corso della conference con gli analisti – ma ancora sotto gli standard abituali in molti mercati”.
Conti di Alcoa accolti male dal mercato (il titolo cede circa 3 punti percentuale sulla Borsa di Francoforte)e dagli analisti con Ubs che ha subito messo mano alla forbice tagliando la raccomandazione sul titolo. Il broker elvetico ha portato il rating da buy a neutral.


Oggi sarà il turno dei conti di Intel. Sul gruppo hi-tech di Santa Clara le attese sono di profitti più che raddoppiati a 0,38 dollari per azione con ricavi a 9,81 mld di dollari. Nei prossimi giorni toccherà a JPMorgan Chase & Co., Bank of America e General Electric. Venerdì scorso il gruppo petrolifero Chevron ha anticipato di attendersi per il primo trimestre 2010 utili migliori rispetto a quelli riportati nell’ultimo scorcio del 2009. Le ultime stime di consensus vedono un balzo medio del 30% dei profitti per le società facenti parte dell’S&P 500.