Numeri da record per il pellegrinaggio all’Oracolo di Omaha
Tra poco meno di 24 ore il capitalismo mondiale darà vita a una delle sue manifestazioni più particolari, somigliante per certi versi a un rito pagano. Si tratta dell’assemblea della Berkshire Hathaway, la società d’investimento del guru Warren Buffett, che ogni anno raduna a Omaha, nel Nebraska, migliaia di riverenti azionisti provenienti da tutti gli Stati Uniti e non solo. Riverenti perché il settantaseienne Buffett con gli investimenti effettuati attraverso Berkshire è diventato il secondo uomo più ricco al mondo alle spalle di Bill Gates, ma ha fatto la fortuna anche di tanti piccoli azionisti. Basti pensare che alla chiusura di ieri un titolo Berkshire veniva quotato a 108600 dollari (per avere un’idea si può considerare che per acquistare 10 azioni occorrerebbe più di un milione di dollari), quasi tre volte il valore di 10 anni fa e pari a una crescita di valore cumulata di quasi il 1400% a partire dal 1990.
Altro tema caldo sarà quello della successione. Nonostante lo stesso Buffett abbia chiarito di aver già individuato tre candidati interni tra cui scegliere, gli azionisti aspettano ancora di conoscere il nome della persona a cui toccherà il difficilissimo ruolo di tenere le redini del gruppo e soprattutto di replicare gli strabilianti risultati dei decenni passati.