Notizie Notizie Mondo Nokia: nel 2009 stop più brusco del previsto per l’industria dei cellulari

Nokia: nel 2009 stop più brusco del previsto per l’industria dei cellulari

22 Gennaio 2009 12:19

L’industria della telefonia cellulare si contrarrà del 10% nel 2009. E’ la sorprendente previsione rilasciata da Nokia nell’ambito della presentazione dei suoi conti trimestrali, numeri che hanno peraltro ampiamente deluso le attese di mercato. E’ passato solo poco più di un mese da quando lo scorso 4 dicembre il gruppo finlandese aveva annunciato di attendersi una flessione dei volumi dell’intera industria limitata al 5 per cento.

La crisi contagia dunque sempre più profondamente anche uno dei settori finora considerati meno sensibili al calo dei consumi fra quelli del panorama hi-tech. Soprattutto però impensierisce che la previsione sia stata espressa in presenza di una visibilità sui prossimi trimestri che da Espoo, la località finlandese alle porte di Helsinki dove ha sede Nokia, definiscono “estremamente limitata”. Un’espressione sintetica per dire che il -10% atteso potrebbe risentire di un ampio intervallo di revisione. Resta comunque il valore segnaletico di indicazioni che giungono da quello che è il numero uno mondiale del settore.


Le previsioni sull’industria nel complesso non sono state le uniche pietre scagliate da Nokia nello stagno dei già fragili equilibri dei mercati. Nel corso del 4° trimestre del 2008 Nokia ha registrato ricavi per 12,7 miliardi di euro, in flessione del 20% rispetto all’analogo periodo del precedente esercizio. Nello stesso periodo l’utile per azione si è attestato a 0,26 euro, quasi dimezzato rispetto ai 0,48 euro dell’ultimo trimestre del 2007. Se a questo si aggiunge che Nokia proporrà un dividendo 2008 di 0,40 euro per azione, contro i 0,53 attesi, è comprensibile la reazione del mercato, che ha spinto il titolo ad abbandonare il segno più della prima parte di seduta per raggiungere anche una flessione del 6 per cento.


E se le previsioni sul 2009 non lasciano immaginare nulla di buono, non si può dire che i numeri dell’esercizio appena chiuso non diano già indicazioni in questo senso. Nell’intero 2008 i ricavi di Nokia sono stati pari a 50,7 miliardi rispetto a 51,1 miliardi del 2007, con un calo dello 0,8 per cento. Il conto economico si è invece chiuso con un utile per azione in calo a 1,34 euro (-10%) dai 1,49 euro del precedente esercizio.


Il gruppo finlandese ha sì perso quota di mercato a favore di altri produttori (dal 38,2 al 37%), ma ha risentito soprattutto di una ulteriore svolta delle preferenze dei consumatori verso prodotti di fascia bassa, caratterizzati da minori margini per il produttore. Il prezzo medio dei telefonini venduti è infatti sceso a 71 euro.