Nobel per l’economia allo statunitense Paul Krugman
Paul Krugman, cinquantacinquenne economista dell’Università di Princeton, è il premio Nobel per l’economia 2008. Krugman è stato insignito del Premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel in ragione dei suoi studi sugli andamenti commerciali e sul posizionamento delle attività economiche, un particolare ambito della geografia economica.
Gli studi di Krugman rispondono a domande di particolare attualità. Quali sono gli effetti del libero scambio e della globalizzazione? Quali sono le forze trainanti dell’urbanizzazione mondiale? Tradizionalmente si riteneva che le diversità tra Paesi fossero sufficienti a spiegare perchè alcune nazioni fossero esportatrici di beni agricoli e altre di prodotti industriali. Krugman osserva invece che i commerci internazionali sono dominati da Paesi che non solo hanno condizioni simili, ma che si scambiano anche prodotti simili. Un esempio può essere la Svezia che è sia esportatore sia importatore di auto. Secondo Krugman questa tipologia di commerci favorisce la specializzazione e la produzione su larga scala e risulta quindi in prezzi più bassi.
Economie di scala combinate con ridotti costi di trasporto aiuterebbero a spiegare, secondo Krugman, perchè una parte crescente della popolazione mondiale viva nelle grandi città e perchè attività economiche simili siano concentrate negli stessi luoghi. I minori costi di trasporto, prosegue la teoria, indurrebbero un ciclo di auto-rafforzamento, che stimola ulteriormente la migrazione verso le città.
Le teorie di Krugman hanno mostrato che il risultato di questi processi potrà essere una divisione delle regioni interessate in un centro altamente urbanizzato e ad alta densità di tecnologia e una “periferia” meno sviluppata.
Nell’immagine una recente foto di Paul Krugman dal sito Nobelprize.org