Notizie Notizie Mondo Nikola crolla ancora a Wall Street: carica short sellers si intensifica, ma GM e CNH confermano fiducia nella Tesla dei camion dopo accuse frode

Nikola crolla ancora a Wall Street: carica short sellers si intensifica, ma GM e CNH confermano fiducia nella Tesla dei camion dopo accuse frode

14 Settembre 2020 15:50

Niente da fare: le vendite continuano ad accanirsi contro Nikola, che perde terreno anche oggi (oltre -10% in avvio sotto i 29$) dopo aver perso più del 35% nelle ultime tre sessioni. Il suo valore rimane comunque in rialzo di ben +190% dall’inizio dell’anno, a fronte di una capitalizzazione di $12 miliardi circa.

Il motivo dei forti smobilizzi è il report pubblicato da Hindenburg Research, noto short seller, che ha accusato Nikola di essere “una frode complessa costruita su decine di menzogne”.

Sebbene la reazione del fondatore Trevor Milton sia stata immediata, il titolo sconta i dubbi sulla solidità della società, nota come la Tesla dei camion ibridi che, finora, non ha prodotto in realtà ancora nulla.

A peggiorare il quadro, è stata la pubblicazione di un altro report firmato da Citron Research, che ha sostenuto la posizione di Hindenburg Research, per “aver esposto quella che sembra una frode totale”.

CEO of Nikola Motor Company, Trevor Milton is photographed for Forbes.com on July 29, 2019 in Phoenix, Arizona. PUBLISHED IMAGE. CREDIT MUST READ: Tim Pannell/The Forbes Collection via Contour RA. (Photo by Tim Pannell/The Forbes Collection via Contour RA by Getty Images)

Gli investitori iniziano a farsi più di una domanda. Dal canto suo, oltre che con il tweet di Milton, Nikola si è difesa con una email inviata a TheStreet:

“Non abbiamo niente da nascondere, e ci opponiamo a queste accuse, che hanno già rubato tempo e attenzione più del dovuto. Abbiamo contattato la società legale Kirkland & Ellis LLP per valutare un potenziale ricorso legale, nei riguardi dello short seller attivista e di qualsiasi altra persona coinvolta”. Non solo. Nikola ha contattato anche la Sec:

“Nikola ritiene che il rapporto di Hindenburg, e il momento opportunistico della sua pubblicazione, appena successivo all’annuncio della collaborazione tra Nikola e General Motors e la successiva reazione positiva dell’azione (Nikola è balzata in una sessione del 40% dopo l’annuncio), siano stati concepiti per dare una falsa impressione agli investitori e manipolare negativamente il mercato, al fine di avvantaggiare finanziariamente gli short seller, Hindenburg inclusa”.

Ancora: “Nikola ha contattato e informato la U.S. Securities and Exchange Commission riguardo alle sue preoccupazioni sul rapporto Hindenburg. Nikola intende cooperare a pieno con la Sec nella sua inchiesta”.

Nikola e il report che ha scioccato Wall Street

Così la società di ricerca Hildenburg nel report che ha scioccato Wall Street:

“Abbiamo raccolto prove sufficienti e dettagliate – incluse registrazioni di conversazioni telefoniche, SMS, email private, fotografie scattate di nascosto – che mettono in evidenza decine di false dichiarazioni rilasciate dal fondatore (e ora presidente esecutivo) Trevor Milton. Non abbiamo mai assistito a un inganno di una tale portata da parte di una società quotata in Borsa, specialmente di questa dimensione”.

QUI il report completo.

La storia coinvolge indirettamente anche CNH Industrial, visto che la divisione Iveco è tra gli azionisti della società americana e il partner con cui verrà lanciata in Europa, il prossimo anno, Nikola Tre. Il modello sarà realizzato in Germania, nello stabilimento della casa torinese. Non è un caso che lo stesso titolo CNH Industrial sia stato spesso condizionato dalla performance dell’azione Nikola. La divisione Iveco detiene una quota del 6,7% nel gruppo (dati relativi al 3 giugno).

In realtà, stando a quanto risulta dalla nota di Banca Akros, lo scorso venerdì proprio un portavoce di CNH Industrial ha ribadito la fiducia in Nikola, affermando che le proprie divisioni IVECO e FPT Industrial sono pienamente impegnate a portare avanti la joint venture con Nikola. CNH Industrial prevede a tal proposito che la produzione in serie dei camion Nikola Tre sarà avviata nel 2021.

Certo, ci sono i pro-Nikola e gli anti-Nikola. L’altro dubbio che scuote i mercati è il fatto che Hindenburg Research non è una semplice società di ricerca. E’ anche uno short seller, fattore che spiegherebbe di per sé il motivo per cui il gruppo, secondo Trevor Milton, starebbe attaccando Nikola: manipolare il titolo.

Non solo CNH: anche GM si è fatta avanti per difendere la società, con il portavoce Jim Cain che ha risposto in una email che il colosso di Detroit conferma “le dichiarazioni fatte nell’annunciare la relazione” con Nikola.

Da segnalare che, in base ai termini dell’accordo, GM deterrà una quota dell’11% di Nikola. L’intesa prevede come primo step la produzione del Nikola Badger, pickup completamente elettrico e con celle a combustibile a idrogeno.

Ma Hindenburg molto probabilmente non se ne farà un grande problema, visto che nel report ha scritto chiaramente che Trevor Milton è stato capace di “siglare alleanze con alcune delle principali compagnie automobilistiche del mondo, facendo leva sulla loro disperazione di mettersi al passo con quella leadership nel mercato delle auto elettriche che è detenuta da Tesla”.

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