News Corp, Rupert Murdoch pensa già alla successione
Cadono le teste di News Corporation, e la prossima potrebbe essere proprio quella del patron Rupert Murdoch. Nel giorno degli interrogatori sullo scandalo delle intercettazioni illegali, fonte primaria a cui il tabloid britannico News of the World si abbeverava per i suoi scoop, il Wall Street Journal riferisce che il magnate australiano da più di un anno starebbe meditando di lasciare il timone del colosso mediatico fondato nel 1980.
Certo, confrontata con la notizia pubblicata oggi sul sito del Sun – dove un hacker si è divertito ad annunciare la morte del tycoon per ingestione di palladio – questa rivelazione è meno luttuosa, ma dalle conseguenze altrettanto significative.
Certo, confrontata con la notizia pubblicata oggi sul sito del Sun – dove un hacker si è divertito ad annunciare la morte del tycoon per ingestione di palladio – questa rivelazione è meno luttuosa, ma dalle conseguenze altrettanto significative.
“Ancora prima che scoppiasse lo scandalo nelle ultime settimane, Murdoch pensava di dimettersi dalla carica di Ceo di News Corp in favore del Chief Operating Officer Chase Carey”, riporta il Wall Street Journal (testata peraltro di proprietà del magnate australiano), specificando che, nel caso, l’ottantenne miliardario resterebbe “executive chairman” della sua creatura.
Una decisione “dagli scarsi impatti sull’operatività quotidiana, ma dall’alto valore simbolico”, annota il quotidiano finanziario statunitense. Non fosse che, se una tale decisione venisse presa proprio ora, il legame con lo scandalo News of the World sembrerebbe troppo evidente per essere ignorato. Ecco perché, riporta ancora il Wall Street Journal, un simile cambiamentonon avverrebbe subito ma tra qualche mese, a scandalo spento.
Una decisione “dagli scarsi impatti sull’operatività quotidiana, ma dall’alto valore simbolico”, annota il quotidiano finanziario statunitense. Non fosse che, se una tale decisione venisse presa proprio ora, il legame con lo scandalo News of the World sembrerebbe troppo evidente per essere ignorato. Ecco perché, riporta ancora il Wall Street Journal, un simile cambiamentonon avverrebbe subito ma tra qualche mese, a scandalo spento.
Ad aver lasciato la poltrona di Ceo di Dow Jones, intanto, è stato venerdì scorso Les Hinton, che all’epoca dei fatti contestati alla britannica News International era a capo del tabloid oggetto dello scandalo. Il suo più probabile successore, secondo la stampa, è Todd Larsen, ora presidente dell’agenzia di informazione finanziaria. Ancora prima, a restare senza carica è stata la “rossa” Rebekah Brooks, dimessasi a suo dire per non intralciare l’azienda nella gestione dei suoi problemi, e arrestata a sorpresa domenica scorsa, salvo poi essere rilasciata su cauzione senza accuse a suo carico.
Ci sarà anche lei, comunque, a subire il fuoco di fila delle domande nel corso dell’interrogatorio pomeridiano presso la commissione Cultura e Media del parlamento inglese, a fianco dello stesso Rupert Murdoch e del suo delfino, il figlio James, per rendere conto di uno scandalo che si è allargato ben oltre i confini del giornalismo e della finanza, portando alle dimissioni perfino dei vertici di Scotland Yard e arrivando a far tremare la poltrona dello stesso premier britannico David Cameron. E,dopo lo scandalo, proprio James Murdoch potrebbe vedere offuscarsi il proprio futuro di erede al trono di News Corp. Alla morte del fondatore, infatti, i quattro fratelli Murdoch erediterebbero il 40% del capitale dell’impero, e potrebbero decidere di lasciare il timone nelle mani di un outsider dal passato pulito. Uno come Chase Carey.