Notizie Notizie Mondo NBA: Ballmer (ex Microsoft) compra i Clippers da Sterling?

NBA: Ballmer (ex Microsoft) compra i Clippers da Sterling?

30 Maggio 2014 07:59
Dal quartier generale di Microsoft di Redmond alle partite dell’NBA nei panni di patron dei Los Angeles Clippers. Un cambiamento radicale per Steve Ballmer, ex amministratore delegato del big tecnologico fondato da Bill Gates. Secondo indiscrezioni stampa, che citano fonti vicine all’associazione americana del basket professionista, Ballmer avrebbe infatti raggiunto un accordo con Shelly Sterling, comproprietaria della squadra con il marito Donald Sterling, che l’ha rilevata agli inizi degli anni Ottanta per circa 12 milioni di dollari. L’ex ceo di Microsoft avrebbe messo sul piatto 2 miliardi di dollari per la franchigia NBA. 
Shelly Sterling ha iniziato a portare avanti i negoziati per la vendita dei Clippers dopo che il marito è stato espulso dalla lega per comportamenti razzisti e ha ricevuto una multa da 2,5 milioni di dollari. Ad inizio aprile è stata intercettata una conversazione telefonica tra Donald Sterling e la fidanzata V. Stiviano, durante la quale l’ottantenne si diceva “infastidito” dell’atteggiamento della ragazza che aveva postato una foto su Instagram con la legenda di sempre del basket, Magic Johnson. Durante la telefonata Sterling, senza mezzi termini, diceva alla ragazza di farci qualunque cosa lei voglia, ma di “non portarli alle partite e farsi fotografare con loro”.
In attesa dell’ufficializzazione Ballmer ha già ricevuto le congratulazioni per l’acquisto dei Clippers proprio da Magic Johnson che ha postato su Twitter: “I fan di Clipper adoreranno Steve Ballmer come proprietario!” In un secondo tweet scrive: “Steve Ballmer nuovo proprietario dei Clippers è una grande vittoria per la città di Los Angeles e tutte le persone che vivono nella Città degli Angeli!”.
Secondo la fonte vicina ai negoziati tra Ballmer e Sterling l’operazione dovrebbe essere chiusa entro martedì prossimo. L’ex numero uno di Microsoft avrebbe messo sul piatto un’offerta superiore rispetto a quella presentata dalla cordata composta da David Geffen, Oprah Winfrey e dal numero uno di Oracle, Larry Ellison, per 1,6 miliardi di dollari e quella di una seconda cordata guidata da Grant Hill, che aveva offerto circa 1,2 miliardi.