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Mutuo: quello a tasso variabile adesso conviene

12 Novembre 2012 15:22

Stando alle dinamiche dei tassi di fine ottobre 2012, un mutuo a tasso variabile converrebbe rispetto ad uno a tasso fisso. Lo rileva l’ufficio studi di Tecnocasa, secondo cui, al presente, se dovessimo sottoscrivere un nuovo mutuo dell’importo di 120.000 euro per una durata di 20 anni ad uno spread medio indicativo di mercato pari a 3,30 bps, scegliendo un mutuo a tasso fisso sosterremmo una rata mensile di 836 euro. Se optassimo invece per un mutuo a tasso variabile, avremmo un risparmio pari a 139 euro mensili, in quanto la rata ammonterebbe a 697 euro.
Nella seconda metà del 2011 la convenienza della rata a favore del tasso variabile si stava assottigliando fino ad arrivare agli 88 euro nell’ottobre 2011. Con i primi mesi del 2012 è invece iniziata una nuova fase di crescita della forbice con una risalita della differenza di rata a favore del tasso variabile.
Tecnocasa nota inoltre che è di oltre 6,8 miliardi di euro il valore dei mutui erogati nel secondo trimestre del 2012. I dati di Banca d’Italia evidenziano infatti come, rispetto allo stesso periodo del 2011, ci sia stata una contrazione delle erogazioni di ben il 51,65%, ovvero un calo di oltre 7,3 miliardi di euro.
L’andamento delle erogazioni trimestrali, in raffronto ai periodi precedenti, conferma la tendenza alla contrazione già rilevata nel corso dei quattro trimestri precedenti, rafforzando un trend al ribasso già iniziato nel secondo trimestre 2010. I volumi restano influenzati principalmente da una domanda di credito praticamente dimezzata, fortemente condizionata dal calo della fiducia dei consumatori, e da una maggiore attenzione al rischio di credito da parte degli enti eroganti.
Osservando i numeri degli ultimi dodici mesi (dati erogati da Luglio 2011 a Giugno 2012) riscontriamo che sono stati erogati alle famiglie italiane finanziamenti per l’acquisto della casa per un controvalore di 35.828,74 mln di euro. Il saldo annuo, se confrontato con il medesimo periodo rilevato un anno fa, segna dunque un calo dei volumi pari al -34,83% con -19.149,72 mln di euro erogati in meno. Rispetto all’osservazione sui 12 mesi dello scorso trimestre il calo è stato pari a -17,01%.
Il ticket medio di mutuo visto a livello regionale continua ad essere per ragioni socio economiche diverso da regione a regione. La regione con il valore più alto è risultata il Lazio con un ticket medio pari a 135.900 euro in crescita del +5,76% rispetto al trimestre precedente. Il ticket medio più basso è stato registrato in Basilicata dove il mutuo medio è risultato di 85.000 euro appena, in calo del -10,53% rispetto al I trimestre 2012. Tendenzialmente i valori medi più elevati si confermano nelle regioni del centro e del nord e quelli più bassi nelle regioni meridionali e insulari.