Mercato immobiliare: la casa più richiesta è un tre locali
Nel primo semestre 2012 sono calate del 5% annuo le compravendite di immobili. Lo rileva l’analisi socio demografica di Tecnocasa, che evidenzia come il 72,4% delle compravendite di immobili dei primi sei mesi dell’anno abbia riguardato l’acquisto di una prima casa, mentre è cresciuta dal 18 al 23,4% la quota di coloro che hanno acquistato solo per investire. Stabili invece gli acquisti di case vacanza.
Il trilocale è stato ancora il taglio più richiesto, con il 41,3% delle preferenze (a fronte del 47% dei primi sei mesi del 2011), ma si è registrato un interesse crescente per i quadrilocali (passati dal 17,4% al 19,8%); praticamente stabili le altre tipologie.
La difficoltà di accesso al credito ha comportato una diminuzione dell’ausilio del mutuo, che ora viene richiesto nella metà dei casi (contro il 57% dell’anno scorso).
Nonostante le maggiori difficoltà incontrate dal ceto medio, è stata proprio questa la tipologia di acquirente prevalente: il 34,4% è costituito da impiegati e l’11,9% da operai. In aumento i liberi professionisti/dirigenti/imprenditori (16,4%) e commercianti/artigiani (5,1%).
La maggioranza delle compravendite è stata effettuata da chi ha un’età compresa tra 35 e 44 anni (32,8%), seguiti dai giovani di 18-34 anni (28,8%): costoro ricercano soprattutto l’abitazione principale, che conta per il 79,4% e l’88,7% rispettivamente alle due fasce di età.
Passando all’analisi degli affitti si nota che poco più della metà delle persone vi opta come scelta abitativa; il dato è in forte calo rispetto all’anno scorso (53,8% contro 62%), mentre si osservano aumenti per quanto riguarda motivi lavorativi (da 34,7% a 40,5%) e di studio (da 3,3% a 5,7%).
Gli inquilini sono soprattutto giovani (42,9%) seguiti dai 35-44enni (33,1)%; è aumentata la percentuale di single, che ora si attesta al 50,3%, seguiti dalle coppie sposate che ora pesano per il 35,6%. Nel 71,5% dei casi si stipulano contratti a canone libero, aumenta la percentuale di quelli concordati (da 12,3% a 16,3%), mentre i transitori sono in leggero calo (da 14,1% a 12,2%). Tra i giovani si segnala un aumento della percentuale di chi cerca per motivi di lavoro (da 42% a 46%) e di studenti, che dal 5,1% sono passati al 10,4%.